Tenaris, firmata la bozza di integrativo

Alla Tenaris è stata firmata l’ipotesi per il contratto integrativo. La trattativa è stata lunghissima, partita alle 10 di martedì, si conclusa ieri, mercoledì 9 gennaio, alle 5 di mattina. La soddisfazione della Fim Cisl si materializza nella parte economica, con l’aumento a regime di oltre 800 euro annui (più di 600 definiti ieri e 220 introdotti dall’accordo ponte del 2017, che adesso si stabilizzano), 300 euro una tantum e 50 euro di aumento del contributi in welfare; ma anche nella parte normativa, dove vengono introdotte nuove indennità e aumentata dello 0,2% per i giovani la quota dell’azienda nel fondo Cometa.

Inoltre, a fronte dell’accordo sulla flessibilità degli anni scorsi, si definiscono 8 ore aggiuntive nel biennio, ma si introduce la maturazione di un’ora di riduzione orario per ogni giornata di flessibilità, che permetterà ai lavoratori di passare più tempo fuori dall’azienda. Infine, viene aumentata la cifra garantita annua dei premi variabili.

La bozza di intesa da lunedì sarà portata nelle assemblee negli stabilimenti del gruppo: Dalmine, Sabbio, Costa Volpino, Piombino e Arcore (qui i 150 dipendenti potranno partecipare alle assemblee il 16 e il 17 gennaio). Il 18 gennaio, l’ipotesi di contratto sarà poi sottoposta a referendum tra i lavoratori in tutti gli stabilimenti del gruppo.

«L’intesa, che arriva daopo una trattativa complicata durata più di un anno, è positiva – commenta Enrico Vacca, segretario generale Fim Cisl Mbl -. L’azienda, che pure segna un andamento positivo, opera in un settore caratterizzato da numerose problematiche legate soprattutto alle dinamiche dell’economia internazionale (e, in particolare, dai dazi imposti su numerosi prodotti dagli Stati Uniti). La Fim Cisl Mbl esprime soddisfazione per il risultato raggiunto che tutela i lavoratori e ribadisce l’importanza della contrattazione aziendale in una delle realtà produttive più importanti del territorio».