Voss, sì all’integrativo aziendale

I lavoratori della Voss Fluid hanno approvato il l’ipotesi di accordo di secondo livello siglato da Fim Cisl e Fiom Cgil,

La Voss Fluid, che ha 120 dipendenti e appartiene alla multinazionale Voss, produce tecnologia idraulica per collegamenti e fornisce sistemi di tubature idrauliche pronte al montaggio. La gamma di prodotti comprende numerosi componenti di collegamento, sistemi di raccordi di tubature, valvole per tubi flessibili, apparecchi di premontaggio e diversi strumenti ausiliari.

L’integrativo di secondo livello arriva dopo una decina di anni di assenza di contrattazione normativa ed economica. Nell’accordo sono stati raggiunti risultati innovativi per la parte normativa: rafforzate le relazioni sindacali, data importante attenzione alla sicurezza, implementando un’analisi condivisa delle postazioni di lavoro che comportino un’intensa attività manuale, istituzione del registro dei mancati infortuni ,e sperimentazione dei break formativi come metodo innovativo sulla formazione sicurezza lavoratori; per la formazione e professionalità è stato rafforzato il percorso della formazione continua di 24 ore pro-capite a lavoratore come da contratto nazionale con registrazione individuale tramite registro formativo; viene implementato il riconoscimento economico per il pasto notturno, le percentuali turni, riconosciuta l’ indennità economica per cambio turno, aumentata la quota azienda per il fondo pensionistico e premio di risultato variabile con opzione al lavoratore di usufruirne il pagamento in welfare.

Si presta attenzione alla conciliazione vita/lavoro dei dipendenti, con rafforzamento della procedura di richiesta ferie/par, permessi per i neo padri e riconoscimento di 9 ore di permesso retribuito per le visite specialistiche per dipendenti che possono essere cumulate per gli anni di vigenza del contratto interno e impegno a integrare il riconoscimento economico per le malattie lunghe.
Condivisione di miglior favore per i dipendenti vittime di violenza e incontri semestrali tra la Rsu e l’Azienda per le pari opportunità.

«Dopo 10 anni di assenza di contrattazione normativa e economica – spiega Lorena Silvani, Fim Monza Brianza Lecco -, l’accordo raggiunto è concreto e innovativo, l’azienda gestita da una multinazionale tedesca, ha prospettive di sviluppo economiche con conseguenti possibili future assunzioni. Riconosce l’importanza della formazione, della sicurezza, della conciliazione vita/lavoro e del riconoscimento economico. Sono stati inseriti temi fondamentali e innovativi ,condividendo azioni di miglior favore contro discriminazioni e violenze di genere.
Il sindacato sostiene da tempo, attraverso campagne mirate, che tutte le forme di violenza debbano essere considerate una violazione dei diritti umani, dell’integrità fisica e psicologica, della sicurezza, della libertà e della dignità della persona.
Inoltre è necessario riconoscere ,esaminare, studiare la fattibilità di interventi ed azioni positive idonee a diffondere comportamenti coerenti con le pari opportunità nel rispetto delle disposizioni di legge e contrattuali, per la tutela delle lavoratrici e lavoratori».