STOP ALLE ATTIVITA’ LAVORATIVE ALL’APERTO DALLE 12.30 ALLE 16.00 NELLE GIORNATE DA BOLLINO ROSSO
Dopo giorni di pressione da parte delle organizzazioni sindacali, è di ieri l’ordinanza di Regione Lombardia che sospende le attività lavorative con esposizione al sole e attività fisica intensa dalle 12:30 alle 16:00 nei giorni in cui il rischio è classificato come “alto” sulla base della mappa interattiva di Worklimate.
Come sigle sindacali abbiamo sottolineato che questa misura non deve limitarsi a una risposta emergenziale, ma deve essere parte integrante di una strategia di prevenzione della salute dei lavoratori e delle lavoratrici.
Abbiamo inoltre ribadito la necessità che l’ordinanza sia integrata a livello nazionale da strumenti concreti di sostegno al reddito. In questo senso, riteniamo fondamentale il lavoro già avviato dalle categorie sindacali che seguono il settore agricoltura e florovivaistica, con accordi ad hoc per lo spostamento degli orari lavorativi, insieme al lavoro dalle categorie sindacali del settore edile che richiedono l’applicazione della cassa integrazione prevista per eventi meteo, come copertura per le ore di sospensione lavorativa causa caldo.
Chiediamo che quanto previsto diventi immediatamente esigibile, con l’attivazione effettiva degli strumenti di tutela già esistenti, al fine di garantire la tutela collettiva della salute di lavoratrici e lavoratori e della dignità del lavoro.
La lotta contro gli effetti della crisi climatica non può essere lasciata all’iniziativa dei singoli: è una responsabilità collettiva. Servono regole chiare, tutele universali e un impegno concreto delle istituzioni. Questo è solo un primo passo: domani, con la firma dell’ordinanza da parte del Presidente Fontana, ci aspettiamo la piena operatività delle misure.
Comunicato stampa CGIL CISL UIL Lombardia