Contrattazione sociale, Monza maglia nera

«Abbiamo incontrato molti sindaci dei Comuni della Brianza e con loro ci siamo confrontati su nuove fragilità, rafforzamento del sistema socio-sanitario territoriale, esigenze abitative ed emergenza lavoro». È Franco Stasi, segretario della Cgil di Monza e Brianza, a introdurre la conferenza stampa unitaria che questa mattina ha illustrato gli esiti della contrattazione sociale nei Comuni di Monza e Brianza. Un lavoro che ha impegnato fin da gennaio le segreterie confederali di Cgil, Cisl e Uil di Monza e Brianza, insieme alle rispettive categorie dei pensionati e che ha visto le organizzazioni sindacali intervenire sui temi sociali e della tassazione.

L’obiettivo è sempre quello di tenere attentamente monitorata la situazione dei servizi sociali e sanitari del territorio e, nello stesso tempo, di ottenere tariffe agevolate soprattutto per le famiglie maggiormente in difficoltà. Un’attività che la tempesta Covid-19 ha inevitabilmente reso più difficile.

«Un’interlocuzione che con i Comuni della Brianza abbiamo da oltre vent’anni e che ha spesso prodotto risultati importanti misurabili in termini di equità e attenzione alle fasce di popolazione più fragile», spiega Mirco Scaccabarozzi, segretario generale della Cisl Monza Brianza Lecco che aggiunge: «Rappresentiamo una fetta significativa della popolazione e con i sindaci ci confrontiamo sui bisogni delle persone».

L’elenco degli argomenti trattati per il bilancio di previsione 2021 comprende lavoro, reddito, lotta all’evasione fiscale e, inevitabilmente, le conseguenze della pandemia su famiglie e imprese. La campagna è partita a gennaio e i risultati sono tuttora in aggiornamento: Meda, per esempio, ha appena portato da 15 a 16mila euro la soglia di esenzione, cioè il tetto sotto la quale il contribuente non paga l’Irpef di competenza comunale.

Attualmente tra i 55 Comuni brianzoli quelli con una soglia di esenzione sono 42, pari al 76%. Sono invece 20 i Comuni (38%) che applicano un’aliquota progressiva, mentre in 35 Comuni (63%) viene applicata un’unica aliquota. Solo 10 anni fa erano pochi i Comuni brianzoli che avevano una soglia di esenzione maggiorata, cioè superiore al tetto fissato dalla normativa nazionale. L’azione delle organizzazioni confederali e dei sindacati dei pensionati ha appunto favorito l’adozione di forme di tassazione più morbide nella maggior parte dei Comuni della Brianza. Al momento le addizionali Irpef applicate vanno dallo 0,20% (Ceriano Laghetto) allo 0,80%.

Maglia nera, da questo punto di vista, per il Comune di Monza che nel corso dell’amministrazione Allevi ha deciso di abbassare la soglia di esenzione Irpef da 18 a 12mila euro, aumentando le tasse ai cittadini con redditi più bassi. «Il Comune di Monza ha dimostrato di non interessarsi delle persone più fragili», è il commento amaro di Franco Montrasio dei pensionati della Cisl Monza Brianza.

Un altro fronte sul quale le organizzazioni sindacali sono fortemente presenti è quello dei servizi socio-sanitari: in questo caso la contrattazione punta anche alla ricostruzione della rete di sanità territoriale, alla ridefinizione del rapporto tra ospedale e territorio e al potenziamento dell’assistenza domiciliare. Di fragilità hanno parlato anche Anna Bonanomi, segretaria generale dello Spi Cgil di Monza e Brianza, e Beppe Saronni della Fnp Cisl Monza Brianza Lecco che sulle residenze per anziani denunciano una «situazione critica nelle Rsa di Monza e Brianza per la totale assenza di Regione Lombardia e la fragilità del sistema di assistenza territoriale», in una regione che, in media, «obbliga le famiglie a pagare il 10 per cento in più sulle rette rispetto alla media nazionale».

La contrattazione con i Comuni non è ancora andata in vacanza. Nella mattinata di mercoledì 14 luglio, infatti, i rappresentanti di Cgil Cisl Uil Brianza e di Spi Cgil Fnp Cisl e Uil Pensionati si incontreranno con gli esponenti dell’amministrazione comunale di Seregno. Quest’ultima è la 21sima amministrazione che le organizzazioni sindacali brianzole sono riuscite a coinvolgere.

Basti pensare che l’appuntamento in calendario a Seregno è il primo in presenza dopo tanti incontri da remoto. Un «dettaglio» che non ha però impedito di ottenere significativi risultati.