Pfa, la Fim difende la delegata

Su alcuni organi di stampa lecchesi è apparsa la notizia dell’allontanamento dell’operatrice territoriale Francesca Melagrana dalla Rsu dell’azienda Pfa di Cortenova (Lc). In merito, la Fim Cisl Mbl intende precisare:

  1. Le accuse mosse dalla Rsu a Francesca di aver diffuso a mezzo stampa notizie false e diffamatorie sull’azienda riguardo il problema della sicurezza senza prima aver concordato tale diffusione con la Rsu stessa e con la Fiom Cgil, sono destituite di ogni fondamento e ne abbiamo le prove concrete e dimostrabili oltre ogni dubbio.
  2. Le notizie in oggetto consistevano semplicemente nel comunicato unitario Fim, Fiom, Uilm del 7 luglio debitamente condiviso da Francesca con la Rsu e e la Fiom Cgil, circostanza anche questa da noi comprovabile oggettivamente.
  3. La versione dei fatti contenuta nel comunicato inviato alla stampa dalla Rsu Pfa ieri 16 luglio è totalmente falsa come del resto si deduca anche dal comunicato unitario Fim e Fiom dell’8 luglio successivo all’incontro tenutosi in quella data in cui si è discusso del tema della sicurezza.
  4. L’unica responsabilità addebitabile alla nostra operatrice è quella di essersi indignata per un infortunio da codice rosso occorso a un lavoratore di 23 anni che solo per una fortunata coincidenza non ha avuto esiti peggiori.
  5. Non saranno quindi le falsità, orchestrata da figure che nulla hanno a che vedere con l’impegno sindacale e che possiamo con certezza smentire in qualunque sede, a condizionare la nostra battaglia in difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, tra cui i temi della sicurezza sono oggettivamente i più importanti.
  6. Contro questa opera di diffamazione la Fim Cisl Monza Brianza Lecco si batterà in tutte le sedi, a partire dalla fabbrica, per affermare la verità e la giustizia, non escludendo il ricorso all’autorità giudiziaria al fine di tutelare l’integrità della nostra organizzazione e della nostra operatrice.

Se battersi con coraggio e dignità per tutto questo, per una sindacalista donna, è una colpa, allora siamo colpevoli! E ne siamo orgogliosi