Medea, chiesta cig per 32 dipendenti

Il lavoro ci sarebbe. Ciò che manca sono le materie prime (legno, metallo, plastica). Per questo motivo la Medea, storico mobilificio di Meda specializzato in mobili d’arte e moderni, ha chiesto la cassa integrazione per tutti e 32 i suoi dipendenti.

«Da mesi – osserva Davide Martorelli della Filca Cisl Mbl – le aziende del comparto devono fare fronte alla carenza di materie prime. Quando le trovavano, i costi sono molto alti e gravano in modo eccessivo sui bilanci delle società». A ciò, secondo Martorelli, si aggiunge anche la difficoltà di molti clienti a confermare gli ordini e a pagarli. «I due fattori insieme – continua il sindacalista – stanno mettendo in seria difficoltà molte realtà consolidate come, appunto, la Medea».

La direzione dell’azienda ha chiesto l’applicazione della cassa integrazione straordinaria. Se ne parlerà nell’incontro in Regione Lombardia che si terrà nei prossimi giorni. «In quella sede – conclude Martorelli -, verificheremo quali percorsi possono essere attivati per dare continuità al lavoro. Come sindacato siamo impegnati a salvare i livelli occupazionali cercando soluzioni praticabili per non perdere posti di lavoro».