Besana Brianza, morto un operaio

La tragedia in un ambiente lavorativo, già sfiorata il 5 gennaio, si è verificata questo pomeriggio a Besana Brianza. E la Brianza che lavora si trova a dover registrare il primo infortunio mortale del 2022. La vittima è un operaio 50enne, che sarebbe rimasto schiacciato da un escavatore. L’incidente è avvenuto in via della Fontana, in un cantiere per la costruzione di un edificio residenziale.

Questa triste sequenza di morti bianche sembra non conoscere interruzioni. In Provincia di Monza e Brianza nel 2021 le vittime di incidenti lavorativi erano state tre. Già il 5 gennaio un operaio 43enne era rimasto schiacciato da un bancale mentre stava lavorando alla Brivaplast di Ornago, azienda che opera nel confezionamento dei prodotti cosmetici. Le condizioni del lavoratore, trasportato in elicottero all’ospedale San Gerardo, sono poi fortunatamente migliorate. In seguito è stato dichiarato fuori pericolo.

Lunedì, in provincia di Milano, non ha invece avuto scampo un operaio di 63 anni, colpito alla testa dalla benna staccatasi da un escavatore. L’incidente mortale è avvenuto nel comune di Novate Milanese, in un cantiere realizzato per lavori di adeguamento della Monza-Rho.

«A pochi giorni dal grave infortunio sul lavoro di Ornago – commenta Mirco Scaccabarozzi, segretario generale Cisl Monza Brianza Lecco -, ci troviamo di fronte a un nuovo incidente, questa volta ancora più grave perché mortale. Come sindacato non possiamo accettare che i lavoratori rischino la vita sul posto di lavoro. I nostri delegati e i nostri operatori lavorano quotidianamente nelle fabbriche, nei cantieri, negli uffici per far rispettare le misure di prevenzione e ci battiamo affinché ai lavoratori e alle lavoratrici sia garantita una formazione adeguata. La Cisl da sempre è impegnata, a partire dalla contrattazione aziendale, per dar vita protocolli che garantiscano la sicurezza dei lavoratori, impedendo il ripetersi di tragici incidenti come quello di Besana Brianza».

«Da parte del sindacato – sottolinea Roberto Scotti, segretario generale Filca Cisl Monza Brianza Lecco – le proposte per rendere più sicuri i luoghi di lavoro non mancano di certo. Si dovrebbe, per esempio, investire maggiori risorse in sicurezza e adottare una specie di patenti a punti per le imprese, in maniera da penalizzare le aziende che non rispettano le norme. Ma questa, evidentemente, non è una priorità. Se lo fosse, si dovrebbe arrivare rapidamente a un patto sociale in questo senso. L’ideale sarebbe arrivare a un sistema che tenga insieme prevenzione, repressione e formazione».