Fiav chiude a Agrate, sciopero

Sciopero di otto ore oggi alla Fiav Mazzacchera di Agrate. L’astensione dal lavoro, proclamata da Fim Cisl, Fiom Cigl e Sial Cobas, intende contestare la decisione della società del  gruppo Calvi di chiudere l’impianto e licenziare 46 dipendenti.

Calvi ha acquistato e trasferito da Lambrate la storica azienda Fiav Mazzacchera, nata nel 1913. Per molti anni, si legge in una nota delle organizzazioni sindacali, ha gestito produzioni particolari senza fare investimenti e piani produttivi se non quelli di spostare attività in altre realtà del gruppo senza pensare a produzioni alternative. “Ora -prosegue la nota –  la direzione trova più comodo, dopo essere uscita da un percorso finanziario accidentato, chiudere lo stabilimento di Agrate”.

Lo sciopero è stato proclamato a seguito delle assemblee con i lavoratori di venerdì 18 febbraio.” I lavoratori hanno giudicato insufficiente la proposta aziendale – continua il documento -. L’azienda ha ipotizzato un recupero parziale di attività e della produzione con l’assunzione di 18 lavoratori in Calvi o in alcune società del gruppo e un incentivo per i restanti lavoratori”.

Giovedì 24 febbraio è programmato un incontro, in quanto scadono i 45 giorni della procedura per poi aprire il tavolo presso la regione. Nella stessa giornata è proclamato un ulteriore sciopero dalle 12 alle 14. “Le ipotesi sul tavolo – osserva Gabriele Fiore, Fim Cisl Mbl – lasciano senza posto di lavoro la maggior parte dei dipendenti e con incentivi insufficienti.  Le organizzazioni sindacali e la Rsu chiedono: un numero superiore di ricollocati, un accordo che preveda un impegno alla ricollocazione da parte delle società del gruppo che duri nel tempo al fine di trovare soluzioni occupazionali per chi avrà difficoltà a trovare un nuovo posto di lavoro, un incentivo economico superiore a sostegno economico che le famiglie si troveranno con la perdita del posto di lavoro”.