Lavoratori partecipi delle scelte aziendali

La transizione green e la digitalizzazione, due delle missioni del PNRR, sono alla base dei processi di innovazione che le imprese hanno necessità di implementare per creare sviluppo e
migliorare la competitività internazionale. Un’evoluzione che passa anche dalla partecipazione dei lavoratori all’interno della vita aziendale. Una collaborazione attiva che ha l’obiettivo di contribuire all’efficienza e alla produttività dell’impresa e alla crescita economica del territorio.

Con queste finalità Assolombarda, sede di Monza e Brianza e le Organizzazioni Sindacali del territorio hanno firmato un Protocollo che definisce i principi e le attività del Progetto “Partecipazione”. “L’accordo interviene su un tema che sta acquisendo sempre più valenza all’interno delle moderne relazioni industriali- ha sottolineato Stefano Passerini, direttore settore Lavoro, Welfare e Capitale umano di Assolombarda -, come evidenziato dal “Patto per la fabbrica” mediante il quale Confindustria, Cgil, Cisl e Uil hanno ribadito l’opportunità di incoraggiare la sperimentazione e la diffusione di iniziative di partecipazione al fine di contribuire, anche per questa via, alla competitività delle imprese e alla valorizzazione del lavoro.
Sono maturi i tempi per diffondere l’idea che la partecipazione del lavoratore alle scelte dell’impresa si debba manifestare giorno dopo giorno e in ogni fase del processo produttivo. Partecipazione, collaborazione, inclusione- ha affermato Passerini- insieme ad un più stretto collegamento tra salari e produttività sono i fattori di competitività ai quali le imprese che intendono sperimentare modelli innovativi nell’ambito delle relazioni industriali, dovranno tendere sempre di più.”
Un accordo che sul territorio ha preso avvio, in fase preliminare, con un primo workshop in cui sono state coinvolte da Assolombarda alcune imprese di Monza e Brianza e le Organizzazioni Sindacali territoriali. L’obiettivo: dare inizio al percorso per diffondere nelle PMI la cultura partecipativa, le best practices già esistenti e la formazione di tutti gli operatori (lavoratori, rappresentanti sindacali, imprenditori) su contenuti e processi.

“La pandemia ha reso ancor più determinante il protagonismo dei lavoratori, e delle loro Organizzazioni Sindacali, nella tutela della salute e nella definizione di adeguate soluzioni contrattuali. Nei mesi scorsi molti nostri rappresentanti sindacali, insieme alle loro aziende, hanno partecipato ad una formazione congiunta con l’obiettivo di promuovere la cultura della partecipazione all’interno della vita aziendale, per rispondere alle nuove esigenze portate dall’innovazione tecnologica, da una sempre maggiore competizione internazionale e dalla necessità di una migliore conciliazione di vita e lavoro. Il coinvolgimento attivo e diretto dei lavoratori, oltre a determinare benessere, costituisce un’opportunità per le imprese e per gli stessi lavoratori. Questo Protocollo deve produrre il cambiamento, quindi sarà importante che si creino relazioni sindacali ed industriali all’altezza di questa sfida. Il sindacato confederale vuole essere partecipe ed è pronto ad affrontare insieme, per il nostro territorio e per tutto il Paese, questa fase di trasformazione e di giuste soluzioni contrattuali a partire dai luoghi di lavoro”. Hanno dichiarato Angela Mondellini, Segretaria Generale CGIL Monza Brianza; Mirco Scaccabarozzi, Segretario Generale CISL Monza Brianza Lecco; Abele Parente, Segretario Generale UIL Monza Brianza.
Sull’innovazione organizzativa aziendale, il Protocollo prevede una serie di azioni condivise per promuovere momenti di confronto e di condivisione dei casi di successo. In particolare, saranno programmati workshop formativi con la presenza di esperti della materia, rivolti alle organizzazioni sindacali, alle rappresentanze sindacali aziendali, agli imprenditori e ai dirigenti d’azienda.
Il protocollo prevede, inoltre, di individuare strumenti e modalità per il coinvolgimento diretto dei lavoratori e delle loro rappresentanze nell’ambito della contrattazione decentrata anche attraverso attività sperimentali i cui effetti verranno monitorati dalle parti firmatarie ogni sei mesi. Un percorso di partecipazione da costruire e perseguire in team e che, partendo dai bisogni diffusi e condivisi, sia in grado di risolvere problemi comuni.