Contrattazione sociale. I risultati dell’anno 2022

Contrattazione sociale, continua l’impegno di Cgil Cisl e Uil per il territorio

Sanità territoriale, nuove povertà, diritto alla casa e fragilità. Su questi grandi capitoli e sulle nuove emergenze, Cgil Cisl e Uil territoriali con le rispettive categorie dei pensionati si stanno impegnando da tempo per un confronto con gli enti locali. Una piattaforma comune di richieste utile per un’azione di contrattazione unitaria: la discussione con i sindaci che spesso ha portato i suoi frutti.

E, in effetti, sono i numeri a parlare. Nel corso del 2022 le organizzazioni sindacali hanno incontrato 18 amministrazioni comunali della provincia (pari al 32% del totale dei Comuni della Brianza). In questi Comuni ci abitano oltre 360.000 abitanti, ossia il 42% del totale della popolazione di Monza e della Brianza (873.935 il totale dei residenti in provincia). Lì dove la relazione con i sindaci è buona e le organizzazioni sindacali hanno avuto, nel corso dell’anno, la possibilità di presentare le proposte della piattaforma e di contrattare le politiche per il sociale, notiamo gli effetti positivi di questa spinta: anche se con soglie di esenzione differenti Comune per Comune, sono ormai quasi l’80 per cento le Amministrazioni che hanno deciso di andare incontro alle richieste di Cgil Cisl e Uil nell’ambito della riduzione della pressione fiscale comunale nei confronti dei redditi più bassi.

“Come Sindacato confederale la priorità resta l’attenzione agli ultimi” ha commentato Mirco Scaccabarozzi, Segretario Generale CISL Monza Brianza Lecco “per questo motivo negli anni non è mai venuto meno il nostro impegno nel contrattare con le Istituzioni locali migliori condizioni socio economiche a difesa dei cittadini fragili. Questo si è tradotto nell’anno in corso in 18 incontri con altrettante Amministrazioni comunali alcune delle quali hanno accettato, dietro nostra richiesta, di alzare la soglia di esenzione dalle tasse comunali, come recentemente ottenuto con il comune di Vimercate che ha portato la soglia a 18.000 euro, oltre ad inserire il criterio di progressività in base al reddito”.

La stessa attenzione viene orientata a migliorare i servizi sociali sul territorio. Le organizzazioni sindacali chiedono di migliorare la capacità della pubblica amministrazione nella lettura del bisogno, anche con la creazione e il potenziamento delle reti di welfare. “Parte dei fondi del PNRR, che sul nostro territorio potranno arrivare a 130 milioni di euro, sono destinati alle nuove strutture previste dalla recente riforma sanitaria 22/2021. Perché questi fondi producano un reale valore per Monza e Brianza è necessario fare rete. Vogliamo essere coinvolti, così come lo dovrebbero essere i Sindaci, nelle decisioni relative all’utilizzo dei fondi per la creazione delle case di comunità e ai servizi che dovranno essere offerti”. 

“In ultimo, chiediamo un intervento alle amministrazioni locali su un problema che negli ultimi mesi ci sta preoccupando. Si tratta  dell’aumento indiscriminato delle rette delle RSA a seguito dell’innalzamento dei costi di gestione. Chiediamo su questo punto l’intervento di Comuni e Regione perché le famiglie non possono e non devono essere lasciate sole”.

LA piattaforma unitaria presentata ai comuni + approfondimento sull’emergenza RSA

La scheda con i risultati della contrattazione 2022