In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne come Coordinamenti femminili abbiamo voluto proporre due momenti di riflessione un po’ diversi dal solito e per questo forse meno riconducibili, almeno in apparenza, al tema specifico della giornata.
A Monza il 24 pomeriggio, abbiamo potuto approfondire con la dottoressa Viola come per secoli le donne siano state “discriminate”, poiché non considerate. E questa forma di discriminazione ha portato da un lato ad una negazione della specificità del corpo femminile da un lato, e all’alimentazione costante di stereotipi imposti da una cultura patriarcale. Una sottile forma di violenza comunemente accettata e tramandata nel tempo con effetti anche pesanti sulle vite di tante ragazze e di tante donne. Pertanto conoscere, allargare i propri orizzonti, sapersi mettere in discussione è l’unica modalità per superare degli stereotipi che mortificano la loro piena realizzazione.
A Lecco abbiamo lanciato l’Appello per una città a misura di donna: gli spazi cittadini da sempre sono progettati senza tenere in considerazione le esigenze, le necessità della popolazione femminile. L’obiettivo che ci si è posto è pertanto quello di aprire in città un confronto che possa poi portare nel concreto ad azioni ed interventi che rendano la città più inclusiva, sostenibile e più accessibile alle donne. Il momento è quanto mai opportuno visto le risorse che il PNRR metterà a disposizione dei comuni per i progetti di rigenerazione urbana.
Mobilità, sicurezza, ma anche toponomastica possono essere temi da porre in agenda per la discussione con l’amministrazione comunale e le associazioni che hanno già aderito all’appello.
La camminata organizzata per il tardo pomeriggio del 25 è stata di fatto il momento pubblico per lanciare questo progetto, questa sfida alla città, ma anche per ricordare quanto la condizione delle donne nel mondo, dall’Iran all’Afghanistan, solo per fare qualche esempio, e nel nostro paese, con l’impressionante numero dei femminicidi.
Ripetiamo spesso che per sradicare la violenza contro le donne è necessario investire sull’educazione delle nuove generazioni e sulla cultura del rispetto delle differenze.
Con le due iniziative siamo volute partire proprio da qui: il rispetto delle differenze fra uomini e donne, differenze che solo negli ultimi anni sono divenute oggetto di studio dall’urbanistica alla medicina di genere o meglio genere specifica. Siamo profondamente convinte che nel rispetto delle alterità non si migliora solo la condizione femminile ma quella di tutte le componenti della nostra società.
di Annalisa Caron, Segretaria CISL Monza Brianza Lecco
24 Novembre – MONZA
25 Novembre – LECCO