«ST MICROELECTRONICS BILANCI POSITIVI, MA…»

La multinazionale ha ottenuto risultati brillanti nell'ultima trimestrale. Secondo il sindacato però manca un po’ di chiarezza sulle strategie industriali della multinazionale. Gigi Redaelli, Fim, Cisl: «Abbiamo chiesto più volte chiarimenti, ma i dirigenti stanno prendendo tempo»

«I conti della St Microelectronics sono buoni, però…». Il sindacato commenta positivamente i dati della trimestrale del colosso dell’informatica, ma non c’è piena soddisfazione. «Sul bilancio – commenta Gigi Redaelli della Fim Cisl Monza Brianza Lecco – non abbiamo molto da dire. I risultati sono positivi. Ciò che manca è un po’ di chiarezza sulle strategie industriali della multinazionale. Abbiamo chiesto più volte chiarimenti, ma i dirigenti stanno prendendo tempo».

Negli ultimi tre mesi, la St Microelectronics ha visto un incremento dei ricavi netti, che sono saliti a 1,70 miliardi di dollari, il cash flow (differenza tra entrate e uscite) è arrivato a 47 milioni e l'utile lordo ha toccato i 577 milioni. Sui dati contabili positivi grava però l’incognita di un piano di riorganizzazione globale che, sebbene non dovrebbe portare tagli alle realtà produttive italiane (Agrate, Catania e Castelletto), prevede comunque un ridimensionamento degli organici in Francia, Asia e Stati Uniti.

«Come sindacato – continua Gigi Redaelli – stiamo lavorando per dare una prospettiva di sviluppo alle nostre realtà produttive. A nostro parere è vitale che sia introdotto nel più breve tempo possibile la tecnologia 12 pollici. Se la direzione si indirizzasse verso questa scelta, la St potrebbe mantenere in Italia sia un polo di ricerca sia un centro produttivo. Ciò ovviamente garantirebbe un futuro occupazionale qualitativamente e quantitativamente rilevante».

In questo contesto si inserisce anche la contrattazione aziendale. «Da mesi ormai – conclude Redaelli -, abbiamo avviato i confronto. Oltre a discutere di premi di produzione e orari, abbiamo portato al tavolo delle trattative il tema delle politiche industriali. Serve una strategia chiara per delineare il futuro dell’azienda».