Il consiglio generale della Cisl Monza Brianza Lecco, riunitosi a Triuggio in data 6 novembre 2017, non condivide la decisione di Nokia-Alcatel Lucent di procedere in modo unilaterale al licenziamento delle lavoratrici e dei lavoratori che non hanno voluto accettare un incentivo economico, a fronte della non opposizione al loro licenziamento.
Non condivide la scelta aziendale di non voler fare ricorso ad ammortizzatori sociali alternativi al licenziamento e che erano disponibili, quali un ulteriore anno di cigs o i contratti di solidarietà, che avrebbero evitato questa soluzione unilaterale consentendo di portare a termine i percorsi di riqualificazione ancora in corso e volti alla ricollocazione interna/esterna delle lavoratrici e dei lavoratori dichiarati in esubero.
Considera negativa la posizione assunta dal ministero per lo Sviluppo economico, coinvolto sulla vicenda in quanto firmatario dell’accordo del 14 luglio 2016 tra azienda, Rsu e organizzazioni sindacali, che in alternativa ai licenziamenti avviava un percorso di cigs, (ratificato in sede di ministero del Lavoro l’8 settembre 2016), affiancato da percorsi di riqualificazione per trovare soluzioni non traumatiche per il personale coinvolto dalla ristrutturazione aziendale perché nonostante fossero possibili soluzioni alternative si è limitato a prendere atto dell’indisponibilità dell’azienda all’uso di strumenti alternativi ai licenziamenti.
Non è accettabile quanto sta facendo Nokia-Alcatel Lucent, che percepisce finanziamenti da regione Lombardia e dal governo italiano per assunzioni in ricerca e sviluppo per poi licenziare in altre aree, non ci si può accontentare del fatto che i numeri degli organici rimangono invariati, perché le lavoratrici e i lavoratori licenziati non sono numeri, ma delle persone, con magari età anagrafica che non favorisce la ricollocazione nel mondo del lavoro dopo aver dato tanto a questa azienda.
Dopo l’ennesima vicenda di ristrutturazione che vede la perdita altri posti di lavoro, il consiglio generale sollecita la politica tutta a non fare proclami ma ad accelerare l’approvazione di quelle riforme necessarie affinché le aziende siano in grado di competere con i Paesi maggiormente industrializzati (Francia, Germania, ecc.) non servono in tal senso incentivi a pioggia, ma incentivi mirati a chi investe in innovazione e sviluppo creando buona occupazione, va abbassato il costo del lavoro senza de-regolarizzarlo , ma intervenendo sulla fiscalità e vigilando che non ci siano abusi ma nello stesso tempo semplificando le procedure per il riconoscimento di tali benefici.
Facciamo nostra la richiesta presentata dalle Rsu e dalle organizzazioni sindacali dei meccanici e delle telecomunicazioni, nell’audizione avuta in IV commissione per Attività produttive e occupazione di regione Lombardia, che solleciti il governo italiano per l’avvio del tavolo permanente previsto dal 2015 per il settore del hi-tech e itc, istituito per un’altra crisi importante sul nostro territorio.
Il consiglio generale Cisl Monza Brianza Lecco esprime la propria solidarietà alla delegata della Fim Raffaella Milanesi, che per la seconda volta è stata ingiustamente licenziata. Raffaella è diventata un esubero dopo essere stata spostata dal suo reparto e questo successivamente è stato esternalizzato impedendole di rientrare in questo modo nella nuova società che ha rilevato quel ramo d’azienda, lei con l’aiuto della Fim ha impugnato il primo licenziamento ed è stata reintegrata dal giudice. Lo stesso avverrà con questo licenziamento.