Panem, qualcosa si muove. Dopo l’incontro tra sindacato e azienda avvenuto lunedì a Roma, sembra che i tasselli sparigliati dalla crisi aziendale si possano ricomporre. Saverio Greco, rappresentante di Alimenti Italiani, la società che possiede l’azienda di Muggiò, ha affermato che «entro il termine fissato dal Tribunale di Castrovillari, l’azienda provvederà a integrare la proposta di concordato al fine di accogliere i rilievi posti dalla procedura competente». Con questa mossa, si metterebbe il gruppo al sicuro dalla procedura fallimentare.
I rappresentanti sindacali hanno chiesto chiarimenti su alcuni punti delicati della vertenza: dalla situazione di Nuova Panem a Muggiò, al sito di panificazione di Amelia, all’esternalizzazione degli impiegati degli uffici di Terni, fino si siti agricoli di Spoleto. In particolare, sulla questione di Panem hanno messo in evidenza i problemi legati alla cassa integrazione, al mancato pagamento degli stipendi, ai crediti dei lavoratori.
«L’azienda – spiega Stefano Bosisio della Fai Cisl Mbl – ci ha dato assicurazioni sui crediti dei lavoratori e sulla cassa integrazione. In questi giorni poi ha pagato gli stipendi arretrati. Sulla questione dell’area, ci ha detto che stanno valutando se presentarsi alla prossima asta. Anche se non si sono sbilanciati sulla effettiva presenza. Insomma, qualcosa si sta muovendo, come sindacato verificheremo ogni passo le azioni dell’azienda».
Il prossimo incontro sarà dopo il 15 novembre data dell’udienza per il fallimento al Tribunale di Castrovillari.