Anche nella sala dell’ESPE di Lecco questa mattina si è registrato il tutto esaurito come già successo per Monza la settimana scorsa. Numerosissima infatti è stata la partecipazione delle delegate e dei delegati, delle pensionate e dei pensionati all’attivo unitario organizzato da CGIL CISL e UIL lecchesi in preparazione della Manifestazione “per una nuova stagione del lavoro e dei diritti” che si terrà il 13 maggio 2023 a Milano.
L’attivo di questa mattina fa parte della mobilitazione indetta su tutto il territorio nazionale da CGIL CISL e UIL che ci vede in queste settimane impegnati nei territori e nei luoghi di lavoro con incontri e assemblee per condividere la piattaforma sindacale unitaria che racchiude le istanze del mondo del lavoro al Governo.
Tanti i temi discussi questa mattina: il fisco che, come indicato dalla nostra Costituzione, per noi non può che avere un criterio di progressività, l’aumento delle retribuzioni e delle pensioni, la mancanza di fondi e personale per la sanità, la mancanza di risorse per la legge sulla non autosufficienza, la necessità di procedere velocemente al rinnovo dei contratti.
Per la CISL sono intervenuti: Angelo Perversi, delegato FEMCA CISL alla Bracco di Cesano Maderno; Andrea De Leo , delegato della Funzione Pubblica CISL e dipendente di ASST di Lecco dove è impiegato come OSS all’Ospedale Manzoni dal 2017; Mirco Mazzoleni, delegato FISASCAT CISL e dipendente dell’azienda di pulizie a cui è stato affidato l’appalto della ASST Lecco.
A chiudere l’incontro il Segretario Generale, Mirco Scaccabarozzi “Il decreto sul lavoro non ci soddisfa. Intanto c’è un problema di metodo: non si può arrivare con un testo già pronto, perché un conto è comunicare e un conto è discutere dei provvedimenti. Abbiamo poi un problema di definizione temporale di certi elementi, come il taglio del cuneo fiscale promesso in autunno: non è possibile che diventi semplicemente una misura temporanea. Ci sono da discutere numerosi provvedimenti che ad oggi non sono stati toccati: la politica industriale italiana, ad esempio, dove abbiamo un problema di tenuta di mercato perché occorre superare l’obsolescenza e investire nella dimensione dove l’informatica la fa da padrone. C’è poi il tema delle pensioni che è importante per dare certezze alle lavoratrici e ai lavoratori. Infine la questione legata all’attuazione della Legge 22/2021: realizzare case della comunità e ospedali di comunità vuol dire anche garantire investimenti sul personale che dovrà operarvi, ad oggi non abbiamo segnali in proposito”