CANALI, LA CHIUSURA DELLO STABILIMENTO DI CARATE ARRIVA IN PARLAMENTO

Al Ministero dello Sviluppo Economico
Al Ministero del Lavoro

nella giornata di ieri, 17 ottobre, l’azienda Canali ha comunicato
l’avvio di una procedura di licenziamento collettivo dei 134 lavoratori
del sito, di Carate Brianza.

L’azienda Canali produce abiti da uomo di alta moda che esporta in
tutto il mondo. Da un mese si è concluso un anno di attivazione del contratto di
solidarietà e l’uscita attraverso una procedura di mobilità di 75
lavoratori e la riduzione dell’orario per altri 39.

Questo percorso di riorganizzazione che ha visto pesanti carichi per
tutte le lavoratrici e i lavoratori dello stabilimento sembrava avesse
raggiunto l’obiettivo del risanamento del sito, come anche
dichiarato dalla direzione aziendale.

L’azienda ha rifiutato l’apertura di un tavolo che, sospendendo il
licenziamenti, permetta di individuare soluzioni possibili che tengano
conto della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, dell’impatto
sociale e delle responsabilità connesse a tali scelte aziendali.

Si chiede

– se il Governo fosse a conoscenza di tali fatti;

– quali azioni intenda intraprendere per richiamare l’azienda alle
proprie responsabilità sociali e per individuare un percorso che dia una
prospettiva alle donne e agli uomini colpiti da questa inaspettata
violenza.