CANALI CHIUDE A CARATE BRIANZA, 134 LAVORATORI IN MOBILITÀ

Doccia fredda per i 134 lavoratori della Canali di Carate Brianza. Questa mattina la direzione dell’azienda che produce capi di abbigliamento maschili ha annunciato l’avvio della procedura di mobilità per tutti i lavoratori (130 donne e 4 uomini) per chiusura dell’unità produttiva. «L’annuncio – spiega Davide Martorelli, Femca Cisl Mbl – ha messo in subbuglio lo stabilimento. I dipendenti sono consci del momento di difficoltà della società, ma non si aspettavano una misura così drastica».

Lo scorso anno la dirigenza aveva comunicato al sindacato l’esubero di un centinaio di lavoratori. Grazie a un accordo firmato dalle parti, l’impatto occupazionale era stato ridotto grazie all’applicazione dei contratti di solidarietà e alle dimissioni incentivate. «In questi dodici mesi – continua Martorelli -, 75 dipendenti sono usciti volontariamente dall’azienda prendendo gli incentivi. In 39 poi hanno accettato di trasformare i contratti in part-time. Il costo del lavoro si è così ridotto notevolmente e sindacato e dipendenti pensavano che l’emergenza esuberi fosse terminata. Invece oggi è arrivato l’annuncio della mobilità».

Domani mattina, i rappresentanti sindacali incontrarenno i dirigenti dell’azienda per la comunicazione ufficiale dell’apertura della procedura. Nel pomeriggio di terranno le assemblee in fabbrica. «A quel punto – conclude Martorelli -, decideremo quali azioni intraprendere per salvaguardare i posti di lavoro».