AEROSOL, SI TORNA AL PUNTO DI PARTENZA

I conti correnti dell’azienda bloccati. Gli accordi con i fornitori che saltano. Tre mesi di stipendi arretrati. Non ci sono certezze per i 95 dipendenti della Aerosol di Valmadrera. La scorsa settimana la situazione sembrava essersi risolta. L’azienda aveva garantito ai dipendenti di aver raggiunto un’intesa con i creditori e, grazie a questa intesa, di poter far sbloccare dal giudice i conti correnti.

Martedì scorso, di fronte al magistrato, un fornitore ha però fatto marcia indietro. Ha ritirato il suo assenso all’intesa raggiunta. Il giudice si è così trovato spiazzato e non ha potuto dare il via libera allo sblocco dei conti bancari. In attesa che il magistrato prenda una decisione, l’azienda si trova così senza denaro contante per pagare i dipendenti. Per i lavoratori si tratta di una doccia fredda. Hanno così deciso di proclamare uno sciopero e organizzare un presidio. Si sono inoltre riservati altre iniziative nei prossimi giorni.

«La situazione – spiega Massimo Ferni della Femca Cisl Mbl – si è fatta più complessa. A pagarne le spese è sempre la parte più debole, cioè i lavoratori. Non è giusto. Ma non ci arrendiamo. Andiamo avanti e faremo pressioni su tutte le parti in causa affinché ai dipendenti sia riconosciuto quanto spetta loro e che l’azienda possa riprendere la sua attività. Non siamo di fronte a un’impresa decotta, ma a una realtà con buone prospettive di mercato».