BAMES: chieste 6 condanne pesanti

Il PM chiede condanne di reclusione per sei dei sette imputati

Durante l’udienza del 15 novembre, tenuta presso il Tribunale di Monza, il Pubblico Ministero ha confermato quasi completamente l’impianto accusatorio nei confronti dei sette imputati per bancarotta fraudolenta per il fallimento di Bames e avanzato la richiesta, per sei imputati, di pene che vanno da nove anni e dieci mesi a sette anni di reclusione e per uno l’assoluzione.

Il PM ha insistito molto sul concetto di DISSIPAZIONE e DISTRAZIONE di fondi, motivando ogni singola operazione sospetta come dai vari capi di accusa formulata che veniva voluta e guidata dal principale imputato (Bartolini Romano) che imponeva di fare delle operazioni che non portavano alcun vantaggio per BAMES, anzi… Responsabilità anche di chi in qualità di amministratori (Bertazzini Luca, Bartolini Giuseppe)  non si sono mai opposti, nonostante il ruolo ricoperto, (avrebbero potuto farlo) alle operazioni illecite che venivano fatte ai danni di BAMES e SEM.

Sono state riconosciute enormi responsabilità anche nei confronti dei tre sindaci revisori dei conti (Toscano, Interdonato, Giugni) che non hanno svolto il loro compito di verifica e controllo per evitare (anzi, lo hanno consentito) lo scempio di BAMES, divenuta di fatto una sorta di bancomat del gruppo delle aziende decotte e piene di debiti di BARTOLINI .

Situazione diversa quella di Telit e Oozi Cats che il PM ha ritenuto non colpevole dei reati ascritti ai punti A3 e A4 dei capi di imputazione, in quanto sia pure ai limiti della legalità, l’operazione (al contrario delle altre) ha avuto una contropartita reale per BAMES (o meglio per SEM) che è stata quella di aver portato lavoro per almeno tre anni. Rimangono dubbi sulle valutazioni contabili fatte nei bilanci di Telit.

Nell’arringa finale il PM non ha concesso nessuna attenuante generica per gli imputati, motivandola con la gravità dei fatti e delle operazioni da loro sostenute e che hanno creato un danno enorme ai dipendenti, alle loro famiglie ed a tutto il comparto del vimercatese.

I legali delle parti civili (lavoratrici e lavoratori) nel loro intervento, hanno esposto la sofferenza ed il dramma che è stato vissuto e subìto dagli ex dipendenti, rimarcando  l’incresciosa situazione che il fallimento ha creato in centinaia di famiglie. Sono state riconfermate le richieste economiche per il riconoscimento dei danni morali subiti.

Nel dettaglio queste sono le richieste di condanna formulate dal P.M.:
– Bartolini Vittorio Romano nove anni e dieci mesi perché ritenuto il maggior responsabile dei fatti imputati che hanno portato alla bancarotta fraudolenta.
– Bartolini Giuseppe, Bertazzini Luca Luigi otto anni. 
– Toscano Riccardo, Interdonato Angelo Sandro, Giugni Salvatore sette anni.
– Oozi Cats ex Ceo di Telit, è stata chiesta l’assoluzione.

E’ stata espressa grande soddisfazione da parte degli ex dipendenti – presenti sia in presidio che in aula a seguire il processo – che hanno condiviso ed apprezzato quanto sostenuto dal Pubblico Ministero che li ripaga, almeno nelle richieste di condanna, di tutti i torti che hanno subito.

L’udienza è stata aggiornata il prossimo 29 novembre alle 9:30 presso l’aula del Tribunale di Monza, dove si terrà l’intervento del legale della parte civile per la Curatela fallimentare di Bames e di un legale della difesa di un imputato. 

Confermata l’udienza del 14 dicembre con l’intervento di altri legali degli imputati ed è stata fissata un’altra udienza il 22 febbraio 2024 con l’intervento dei legali degli ultimi due imputati per concludere il tutto e poi emettere la sentenza.

Gli ex dipendenti aspettano con ansia di vedere terminare questo lungo percorso processuale con l’emissione della sentenza a febbraio 2024 nei confronti degli imputati di questo procedimento. Attesa anche per la prevista udienza presso la Corte di Appello di Milano del 17 novembre prossimo, con l’auspicio che venga confermata la condanna già emessa in primo grado agli altri due imputati (Bartolini Massimo e Bartolini Selene).

Hanno chiesto e continueranno a chiedere giustizia perché chi ha causato il disastro in Bames e Sem e chi ha avuto responsabilità paghi per quello che ha fatto.

Nota della FIM CISL Monza Brianza Lecco rappresentata dall’ex sindacalista, Gigi Redaelli, e del comitato ex dipendenti di Bames e SEM in fallimento (ex Celestica) di Vimercate