I CANDIDATI SINDACO DI LECCO INCONTRANO IL SINDACATO

I candidati hanno risposto all’invito dei sindacati confederali a confrontarsi sui temi del lavoro e delle politiche sociali in un confronto pubblico che si è tenuto in vista delle elezioni amministrative che si terranno il 31 maggio

I cinque candidati sindaco alle prossime elezioni amministrative del 31 maggio, hanno partecipato ieri pomeriggio, nella sala incontri della Sede sindacale Cisl, in via Besonda, 11 a Lecco, al loro primo confronto pubblico. Lo hanno organizzato Cgil, Cisl e Uil di Lecco e le categorie dei pensionati di Spi, Fnp e Uilp. All’invito dei sindacati confederali a confrontarsi sui temi del lavoro e delle politiche sociali, hanno risposto tutti e cinque gli aspiranti alla poltrona di primo cittadino di Lecco: Virginio Brivio, sindaco uscente sostenuto da Pd e dalle liste civiche Appello per Lecco e Vivere Lecco; Alberto Anghileri della lista civica “Con la sinistra cambia Lecco”; Lorenzo Bodega sostenuto da Ncd e dalla lista civica “Bodega Sindaco Sì”; Alberto Negrini, candidato di Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d'Italia, e Massimo Riva per il Movimento 5 Stelle.

Coordinati da Carmelo Orlando, segretario generale della Uil, i cinque candidati hanno dibattuto sulle tematiche poste sul tappeto da Guerino Donegà della Cgil e da Valerio Colleoni della Cisl. In particolare i sindacalisti hanno sollecitato i politici sui temi del lavoro, della contrattazione sociale territoriale, sul disagio economico e sociale, sulle politiche di bilancio e fiscalità locale, sul tema della lotta all’evasione fiscale e tariffaria. E’ innanzitutto intervenuto Lorenzo Bodega che ha precisato, in via preliminare, come la collaborazione con le parti sociali sia ben accetta e positiva. Quanto al lavoro ed alle attività produttive, Bodega ha puntualizzato come la realtà delle aree produttive lecchesi sia ingessata per le difficoltà legate alla loro possibile espansione: “Sarà compito della nuova amministrazione cercare di derogare ai troppi vincoli esistenti per dare agli imprenditori una maggiore libertà e permettere anche un aumento dei posti di lavoro”. Non è mancata una sottolineatura relativa al disagio economico e sociale di molte famiglie in difficoltà. “E’ evidente – ha detto ancora Bodega – che un aiuto va loro dato, anche se il Comune non può fare molto. Può però contribuire a creare quelle forme di concertazione e di collaborazione, che creino le condizioni per fare rete ed essere d’aiuto a chi è in difficoltà”. “Allo stesso modo – ha concluso Bodega – vanno individuati i fondi per continuare a garantire quei servizi sociali per i quali Lecco ha una tradizione virtuosa”.

Alberto Anghileri ha subito ribattuto a Bodega che non è vero che il Comune possa fare poco in merito alle nuove povertà: “Dobbiamo superare la logica che la crisi passi e proprio per questo il Comune deve assumersi compiti specifici nei confronti di chi è in difficoltà”. Anghileri ha poi parlato della necessità di superare la parcellizzazione dei Comuni: “Se vogliono garantire servizi ed essere sempre più vicini ai loro cittadini i Comuni devono unirsi. So che a qualcuno spaventa il termine “Grande Lecco”, ma è ora di pensare a delle fusioni se non vogliamo diventare la periferia di Milano. E’ un percorso non certo breve ma dobbiamo cominciare a pensarci”.

Il sindaco uscente Virginio Brivio ha insistito su quello che la sua amministrazione ha fatto in questi cinque anni: “Abbiamo perseguito le politiche sociali con tariffe adeguate e più progressive e con la revisione dell’Irpef e se saremo eletti intendiamo istituire assessorati con deleghe specifiche per la casa ed il lavoro. Del resto, dopo dieci anni, per la prima volta la nostra amministrazione nel piano dei servizi ha facilitato l’insediamento di quella rete che ha reso possibile, per esempio, il mantenimento della sede della Nostra Famiglia a Lecco. Ci sono, ovviamente, altre sfide da affrontare come quella della popolazione anziana e della disoccupazione giovanile che ci hanno visto e ci vedranno molto impegnati e determinati”.

Anche Alberto Negrini ha voluto contraddire Bodega sul fatto che il Comune non possa fare molto in termini di aiuti sociali: “Sono consapevole delle difficoltà del momento e delle domande sempre più pressanti che coinvolgono l’amministrazione cittadina, ma il Comune deve aiutare il sistema territorio ad andare incontro a chi ha più bisogno”.  Negrini ha poi insistito sulla necessità di snellire e facilitare l’impegno degli imprenditori: “Credo sia fondamentale per un’amministrazione ridurre al minimo la burocrazia, solo così si potrà ridare impulso all’economia del nostro territorio”.

Ha concluso gli interventi Massimo Riva, che ha agganciato le richieste sindacali con il reddito di cittadinanza che il Movimento 5 Stelle sta proponendo con forza: “Noi vorremmo istituire un Fondo di solidarietà comunale, che vada ad aiutare i più disagiati e che il Comune potrà alimentare con politiche apposite”. Massimo Riva si è poi soffermato sulla necessità di creare le condizioni perché a Lecco si torni a fare impresa: “Sarà fondamentale individuare una “No tax area”, esente da vincoli fiscali per almeno tre anni, per favorire la micro e piccola impresa. Solo così il Comune potrà incentivare la crescita di un’imprenditoria diffusa”.