Crescere uomini e donne liberi dal patriarcato, è possibile?

Ne abbiamo discusso oggi al Capitol di Monza con la giornalista, scrittrice e formatrice Monica Lanfranco, autrice del libro “Mio figlio è femminista” nell’evento organizzato dai Coordinamenti Donne CGIL, CISL, UIL Monza Brianza e delle relative categorie sindacali dei Pensionati.

“È necessario cambiare le teste e questo si può fare solo cambiando le parole e le pratiche educative” ha spiegato Lanfranco. “Finche ci sarà qualcuno che penserà che come donna valgo meno, non sconfiggeremo la violenza. Nella nostra quotidianità ritroviamo narrazioni completamente sbagliate, stereotipi da combattere. Occorre crescere uomini “disertori” del patriarcato e donne felici di intraprendere il loro percorso di emancipazione”.

Il modello culturale ricevuto in primis in famiglia e poi a scuola e nella società, ci guida, ancora oggi, nella costruzione della nostra identità. E se per molti il valore di un maschio è legato al dover essere superiore, dominante rispetto alla donna si capisce come molti uomini possano sentirsi minacciati quando la loro partner li fronteggia affermando una sua soggettività, libertà di autodeterminarsi socialmente, economicamente e sessualmente. La radice della violenza di questi uomini nasce e si alimenta dagli stereotipi inculcati fin dall’infanzia.

Questa è la ragione per cui Monica Lanfranco ci invita a superarli, ad andare oltre, a cambiare la visuale: la vita dei nostri figli, potrà essere più felice, più appagante, priva di ansie da prestazione, di pressioni a conformarsi a modelli sbagliati. Occorre pertanto crescere i figli maschi in modo diametralmente opposto al modello machista, così che, una volta adulti, vadano nel mondo senza riprodurre lo stereotipo virilista e misogino, alleati delle donne che incontrano nel loro comune percorso di emancipazione e libertà, liberandosi a loro volta dal patriarcato.

Ciascuno di noi, uomo e donna, ha in sé un maschile e un femminile, lo intuiva Jung più di cento anni fa, e solo educando e sviluppando la libera espressione di entrambe queste componenti si è uomini e donne capaci di comprendere l’altro/a e di costruire relazioni sane, rispettose e durature. Liberi e libere dal patriarcato!