E’ stato presentato venerdì mattina il Rendiconto sociale INPS dell’anno 2023 (scaricabile a questo link)
In rappresentanza di CGIL CISL UIL territoriali e’ intervenuta Annalisa Caron, Segretaria CISL Monza Brianza Lecco di cui riportiamo a seguito il contributo completo.
, “La presentazione dei dati nei diversi rendiconti sociali INPS, da quello nazionale a quello regionale sino a quello provinciale presentato oggi, ci offrono l’opportunità preziosa di fermarci e osservare da un lato lo stato di salute del mondo del lavoro e dall’altro monitorare quanto accade nel sistema pensionistico e delle prestazioni assistenziali verificando l’impatto e gli effetti delle modifiche normative decise dal Governo. Il rendiconto sociale, con i suoi dati e le analisi che ne discendono, è per noi un importante strumento per l’elaborazione e la programmazione delle strategie in ambito socio previdenziale e assistenziale e un’occasione di confronto con i principali attori sociali e istituzionali del territorio, base necessaria per ogni sinergia utile a rendere ancora più efficace ed efficiente il servizio alla collettività.
Per quanto riguarda il rendiconto provinciale alcuni dati molto rilevanti non sono ancor oggi disponibili: risultano infatti mancanti la fotografia attuale dell’occupazione con le tipologie dei rapporti di lavoro e il numero degli occupati per ciascuna tipologia contrattuale , la situazione dei livelli di reddito delle lavoratrici e dei lavoratori per settore sia nel pubblico che nel privato e i dati sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali sia in termini di beneficiari che in termini di utilizzo di ore. E ancora quanto erogato dall’Istituto per le procedure concorsuali. Abbiamo la necessità che queste lacune vengano colmate e vengano prodotti anche questi dati per effettuare una lettura più compiuta di quanto accade sul nostro territorio.
La Situazione demografica richiede grande attenzione soprattutto se si pensa alla sostenibilità del sistema pensionistico. Cresce la durata della vita media, diminuiscono le nascite. Si va riducendo la popolazione lavorativa. Ad oggi i pensionati rappresentano il 23,5% della popolazione. Guardando ai dati sulla popolazione attiva non può sfuggire il contributo della popolazione immigrata che pur rappresentando il 9% della popolazione complessiva, hanno una rappresentanza decisamente più significativa nella popolazione attiva. Questo aspetto coniugato con le reali esigenze di personale delle imprese ci porta ad evidenziare la necessità di efficaci politiche di gestione e di inclusione/integrazione delle persone con back ground migratorio che costituiscono una risorsa preziosa per tutto il nostro territorio.
I dati disponibili sul Mercato del lavoro ci consentono di analizzare assunzioni e cessazioni e relative tipologie rilevando un aumento nel 2023 delle assunzioni con contratto precario che passano dalle 65mila del 2022 alle 67 mila del 2023 e una percentuale costante del tempo indeterminato delle assunzioni (in lieve diminuzione al 28,7% sul totale delle assunzioni effettuate nell’anno circa 94mila); circa 55mila cessazioni annue di contratti precari che corrispondono all’82% delle attivazioni ci evidenziano come una parte molto consistente di lavoratori nella nostra provincia non ha una occupazione stabile (circa il 17% sul totale degli occupati) e rischia di rimanere in questa condizione. Una particolare attenzione va prestata agli indici di occupazione, disoccupazione e inattività dei giovani fra i 15 e 24 anni.
I tempi di erogazione delle prestazioni (invalidità civili, NASPI, Casse) sono da una parte indicatori della salute e delle capacità organizzative dell’Istituto provinciale e delle agenzie con l’importante risvolto di garantire la continuità di reddito delle persone in condizioni di fragilità sanitaria e lavorativa.
Cresce il numero di NASPI accolte – liquidate per l’88,9% entro 15 giorni
Grossi passi avanti sono stati fatti sui tempi di erogazione delle prestazioni sia x quanto riguarda sia le prestazioni previdenziali che le assistenziali. Un problema si pone sulla tempistica da parte dell’Istituto nell’emettere le procedure degli indebiti, creando un arretrato a debito difficilmente solvibile dagli interessati. Si auspica che l’intervento sia gestito in modo più tempestivo e corretto sul diritto alla prestazione ampliando la gestione del controllo reddituale.
La Vigilanza è ruolo importante per garantire la legalità nel lavoro e per il recupero delle risorse “evase”. Evidenziamo l’importanza di investire maggiormente su questa attività che riteniamo strategica per il contrasto alla diffusione delle pratiche illegali soprattutto nel nostro territorio dove la criminalità organizzata è fortemente strutturata. I dati dimostrano che l’attività di vigilanza porta forti entrate con beneficio della contribuzione pubblica, del contrasto al fenomeno dell’evasione, del lavoro nero e al dumping tra le imprese. Il numero degli ispettori a livello regionale è diminuito da 67 a 57 e nel 2023, necessario investire e aumentare consistentemente questo numero che tra l’altro determina entrate importanti; Nel 2023 le ispezioni sono diminuite del 25% e se ne sono effettuate solo 746 in tutta la Regione determinando l’accertamento di 260 milioni di evasione contributiva in aumento del 250% di quanto accertato nel 2022.
Il Ruolo dei patronati – sebbene siamo di fronte a una profonda rivoluzione tecnologica il ruolo del servizio, di intermediazione , di tutela dei diritti e di accompagnamento svolto dai patronati nei confronti delle persone più fragili – resta insostituibile e rimane un valore aggiunto importante per il nostro territorio. Ogni giorno i patronati di CGIL CISL UIL ricevono centinaia di persone con una porta aperta delle nostre sedi in ogni comune della Provincia svolgendo un ruolo di ascolto, di intercettazione di presa in carico capillare dei bisogni, previdenziali e assistenziali, in una logica di grande solidarietà rispondendo alle persone andando oltre le logiche della redditività di servizio.
Auspichiamo una sempre più crescente collaborazione nella gestione quotidiana delle singole pratiche attraverso il confronto diretto tra funzionari di inps e patronato per ridurre il più possibile contenziosi e favorire la migliore risposta in tempi celeri all’utenza.
Il Ruolo Istituto si è modificato negli anni: spesso chiamato in causa dalla politica ad occuparsi di assistenza più che di previdenza. Nel Rapporto Annuale ben si evidenzia e si tratteggia come l’Istituto, avendo più di 52 milioni di utenti ed erogando più di 400 prestazioni, sia diventato un vero e proprio HUB del Welfare, un partener di vita dei cittadini e delle organizzazioni di rappresenraza. E’ sempre più urgente però una netta separazione fra ciò che è previdenza da ciò che è assistenza.
il Ruolo del Comitato duale: grande attenzione all’attività dell’Istituto, alla sua presenza sul territorio (ruolo delle Agenzie) e al personale (turnover importante – risultato positivo con gli ultimi ingressi 2023 – +53 nuovi assunti) ma resta la necessità di mantenimento dei livelli occupazionali intervenendo rispetto alle uscite per trasferimento e turnover e per consolidare il rafforzamento delle competenze, dell’esperienza e delle relazioni.
Una notizia certamente positiva è lo sviluppo dell’Area per la gestione e la trattazione delle istanze dei dipendenti del pubblico impiego, prima concentrata solo a Milano: una risposta in termini di equità che sana una discriminazione in termini di tempo per l’accesso alle prestazioni.