Sciopero con presidio questa mattina davanti ai cancelli della AVIOCEL di Limbiate dopo l’annuncio da parte dell’azienda di 27 esuberi.
FIM CISL e UILM UIL chiedono alla Direzione Aziendale di fare una profonda riflessione aprendo una vera discussione nel merito attua a ridurre l’impatto sociale e aumentando sensibilmente la misura di incentivazione. L’azienda ha una responsabilità sociale a cui non può venir meno, una realtà aziendale dove l’organico è prevalentemente femminile – in un mondo del lavoro in cui ancora oggi si deve lavorare ancora molto sul gender pay gap e le opportunità di occupazione – e con un’età media anagrafica che nel mercato del lavoroodierno non aiuta la rioccupabilità.
Una situazione di difficoltà inaspettata, emersa solo dopo l’estate, sui cui l’azienda ha sempre mantenuto riserbo fino a rassicurare le lavoratrici e i lavoratori che, durante i periodi di fruizione della CIGO, esprimevano forti preoccupazioni portate anche dalla RSU a tavoli di incontro con l’azienda.
La discussione è iniziata subito in salita trovando difficoltà nel reperire al tavolo le informazioni per valutare consapevolmente la condizione aziendale e le prospettive e per discutere adeguati strumenti che portassero alla salvaguardia dei posti di lavoro, alla riduzione dell’impatto sociale e alla continuità aziendale. Nonostante le difficoltà si era raggiunto un accordo sindacale che portava ad un estensione del periodo di CIGS inizialmente richiesto dall’azienda e iniziava a tracciare un percorso di negoziazione per ridurre il più possibile l’impatto sociale a fronte di una possibile procedura di licenziamento collettivo che l’azienda in quel momento annunciava poter coinvolgere fino a 30 unità complessive.
Nel corso delle settimane successive l’azienda ha unilateralmente proceduto a rassicurare alcuni/e dipendenti in merito al proprio futuro occupazionale, cercando di creare una spaccatura tra le lavoratrici e i lavoratori, condizionando di fatto l’intera discussione e “drogando” il clima aziendale. Una scorrettezza intollerabile nei confronti della RSU, delle OO.SS. e di tutte le lavoratrici e i lavoratori.
Nel corso dell’ultimo incontro di mercoledì 30 Ottobre, la Direzione Aziendale si era poi presentata con una proposta di incentivo all’esodo inaccettabile, offensiva nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori e totalmente fuori dai binari del percorso definito dall’accordo.