STM: AD AGRATE PREOCCUPAZIONE PER LE PROSSIME COMUNICAZIONI DEL BOARD

Riduzione di personale e/o possibili delocalizzazioni?

La FIM CISL Monza Brianza Lecco, per voce del suo Segretario Generale, Enrico Vacca, ha espresso preoccupazione per la imminente comunicazione del Board di ST circa l’attuazione del programma di Saving (riduzione costi) già annunciato alla presentazione del piano industriale 2025-27 al “Capital Market Day” dello scorso 30 novembre e al coordinamento CAE (Sindacato Europeo di ST) del 18 dicembre.

A fronte delle previsioni fatte a fine 2023 di un fatturato nel 2024 a 17 miliardi e dell’obiettivo dei 20 miliardi riconfermato non più tardi della primavera del 2024 dal CEO J.M. Chery, l’anno appena concluso si è attestato intorno ai 13 miliardi. Questi inattesi, deludenti e preoccupanti risultati hanno portato il Board ad annunciare la revisione del piano industriale per il periodo 2025-27.
“Da un lato si preannuncia il potenziamento dei progetti strategici, il completamento della fabbrica a 300mm per il sito di Agrate Brianza,” ha spiegato Enrico Vacca “dall’altro un piano di contenimento costi e riconfigurazione della base produttiva per un Saving di un importo vicino ai 900 milioni. Il completamento e riempimento della fabbrica a 300mm in Agrate è positivo in quanto consente di presentarsi sul mercato con prodotti più efficienti; è invece preoccupante che la gamma di prodotti previsti sarebbe invariata rispetto all’attuale attraverso un trasferimento di parte della produzione a 200mm a parità di volumi con meno occupati”. 

A fronte di queste forti preoccupazioni la FIM CISL chiede all’azienda, con urgenza, la convocazione di un tavolo di confronto con la rappresentanza sindacale per confermare gli attuali equilibri occupazionali e per mantenere sul sito di Agrate gli attuali carichi produttivi a 200mm anche dopo il trasferimento delle produzioni più avanzate a 300mm al fine di evitare una delocalizzazione.

“Non si hanno riscontri sulle risorse da impiegare ad Agrate per investimenti nella ricerca e sviluppo di semiconduttori innovativi. Ci chiediamo se il sito brianzolo sia ancora tecnologicamente strategico per STMicrolettronics” commenta il Segretario Generale dei metalmeccanici della CISL che conclude “Le tensioni geopolitiche e la crisi di molti settori manifatturieri Italiani ed Europei stanno condizionano anche il mondo dei MicroChip, ma le sbagliate previsioni di risultato compiute dal Board di STMicroelectronics non possono e non debbono ricadere sui lavoratori e sull’indebolimento della struttura di Agrate. Attendiamo in tempi rapidi di poter discutere il piano industriale 2025-27 con la direzione di ST e avere a breve la convocazione da noi richiesta al Mimit per ottenere risposte circa il ruolo strategico di ST in Italia e ad Agrate”.