2015, IN LOMBARDIA 26 MORTI SUL LAVORO

Nei primi sei mesi dell'anno il numero di decessi è diminuito rispetto al passato, ma rimane elevato anche in considerazione del fatto che l'occupazione è calata. Cgil, Cisl e Uil: «La Regione verifichi l’adeguatezza delle risorse umane e finanziarie destinate alla prevenzione, intensifichi il piano dei controlli, e destini le risorse frutto delle sanzioni a progetti specifici di contrasto all’infortunio»

Ad oggi, 7 luglio 2015, registriamo da inizio anno ben 26 infortuni mortali, che coprono vari settori, edilizia, industria, agricoltura, servizi, giovani e meno giovani, dipendenti, autonomi, soci e titolari.
Per Cgil, Cisl e Uil Lombardia, da sempre impegnate sul tema della salute e della sicurezza, il dato è inaccettabile!
I dati confermano un lento ma costante calo del dato infortunistico complessivo a fronte, tuttavia, di un costante calo dell’occupazione e delle ore lavorate. Anche a fronte di questo dato il tasso di infortuni mortali desta forte preoccupazione, e rimane troppo elevato per una regione ad economia avanzata come la Lombardia.
Ogni infortunio ci deve far riflettere, in particolare quelli mortali per il carico di sofferenza umana che generano e l’inutile spreco di vite umane.
Questi dati ci interrogano ancora di più a fronte del lungo lavoro svolto nel corso degli anni, a partire dalle associazioni sindacali soggetti che per loro natura di rappresentanza del mondo del lavoro sono più sensibili a questo tema. E’ necessario capire cosa non funzione, se la competitività si scarica sulla riduzione dei costi e quindi delle tutele, e se permane un problema culturale e la prevenzione continua ad essere interpretata come un costo.
Chiediamo alle istituzioni, a Regione Lombardia in primis di attivare tempestivamente un confronto su questo tema drammatico, di verificare l’adeguatezza delle risorse umane e finanziarie destinate alla prevenzione, di intensificare il piano dei controlli, e di destinare le risorse frutto delle sanzioni a progetti specifici di contrasto all’infortunio!