Oggi sciopero nazionale di 8 ore e manifestazione regionale a Bergamo
Oltre un centinaio tra operatori, delegati sindacali e iscritti FIM CISL Monza Brianza Lecco sono presenti questa mattina a Bergamo per la manifestazione indetta da Fim Fiom Uilm per lo sblocco del tavolo negoziale di rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, fermo da novembre 2024 per la posizione di chiusura assunta da Federmeccanica-Assistal.
A sostegno della mobilitazione è presente anche la Segreteria al completo della CISL Monza Brinza Lecco, con il Segretario Generale Mirco Scaccabarozzi e i Segretari Annalisa Caron e Roberto Frigerio.
Enrico Vacca, Segretario Generale FIM CISL Monza Brianza Lecco “Lavoratori e lavoratrici metalmeccaniche ancora una volta in piazza per chiedere con forza a Federmeccanica di riaprire una trattativa che è ormai ferma dallo scorso mese di novembre. La dichiarazione di sciopero delle segreterie nazionali, con articolazione territoriale e regionale, risulta assolutamente coerente con quella che è la situazione. Nelle ultime settimane e mesi abbiamo visto il rinnovo di moltissimi contratti dell’industria privata e di altre categorie. Solo Federmeccanica continua a insistere su questa posizione assolutamente inaccettabile in cui pretende che le Organizzazioni dei metalmeccanici firmino sostanzialmente una piattaforma in bianco. Contro questa arroganza di Federmeccanica siamo ancora una volta in piazza prendendo atto del fatto che anche numerose aziende metalmeccaniche, ormai stanche di questa lunga e dura situazione, stanno chiedendo a Federmeccanica di riaprire la trattativa. Dobbiamo assolutamente riuscire a forzare questo blocco per assicurare alle lavoratrici e ai lavoratori metalmeccanici il giusto contratto, i giusti trattamenti economici e anche parti normative molto importanti che riguardano l’inquadramento, la regola di lavoro, la sicurezza e la contrattazione aziendale”.
Sul palco di Piazza Vittorio Veneto, il segretario generale della Fim Cisl Lombardia, Mirko Dolzadelli, ha aperto gli interventi “Il settore metalmeccanico, spina dorsale dell’economia europea, che in Lombardia conta 44 mila imprese e oltre 500 mila addetti, si trova oggi a fronteggiare delocalizzazioni, chiusure di stabilimenti, perdita di competitività. Eppure, invece di investire nel futuro, nell’innovazione, nella formazione e nel rafforzamento delle filiere produttive, troppe aziende continuano a scegliere la strada più semplice: risparmiare sui salari, comprimere i diritti, precarizzare i rapporti di lavoro. Questa consapevolezza deve guidare la ripresa del confronto, perché il settore non può permettersi di perdere valore, competitività e attrattività, ma anzi può e deve rilanciarsi garantendo condizioni economiche e di lavoro giuste e dignitose. Per questo oggi, qui a Bergamo, in questa bella e calda piazza lombarda dove traspaiono tutta la passione, il coraggio e la determinazione delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici, lanciamo un messaggio chiaro: vogliamo la ripresa delle trattative. Vogliamo risposte concrete. Vogliamo che Federmeccanica riconosca il valore del nostro lavoro, del capitale umano che fa grandi le imprese, e si assuma fino in fondo le proprie responsabilità”.


