PIU’ QUALITA’, PIU’ TRASPARENZA, PIU’ CONTROLLI E PIU’ PREVENZIONE GRAZIE AL PROTOCOLLO SOTTOCRITTO CON REGIONE LOMBARDIA E LE PARTI DATORIALI

E di ieri la firma del protocollo d’intesa tra CGIL CISL UIL Lombardia, Regione Lombardia e le parti datoriali su formazione salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il protocollo è stato formalmente approvato con Delibera di Giunta Regionale n. 4499 del 3 giugno 2025 dove con nostra soddisfazione è riportata la proposta sindacale iniziale a cui poi hanno aderito anche le parti datoriali.
In sintesi gli elementi qualificanti del protocollo sono:
– Qualità della formazione: si riconosce la necessità di una formazione di qualità, concreta e mirata, basata sui rischi effettivi di mansione rilevati nel DVR aziendale. Si intende superare la formazione generica e ripetitiva a favore di percorsi più specifici e coerenti.
– Tracciabilità e trasparenza: verrà istituito, con apposita legge regionale, un elenco obbligatorio di tutti i soggetti formatori e un archivio digitale per tracciare corsi, attestati e soggetti formati, favorendo il controllo e la portabilità della formazione tra aziende.
– Controlli e sanzioni: la futura normativa regionale introdurrà sanzioni amministrative in caso di irregolarità, con i proventi destinati a finanziare ulteriori iniziative formative, definite congiuntamente con le parti sociali.
– Piani mirati di prevenzione: le informazioni contenute nell’archivio potranno essere utilizzate dalle ATS per i Piani Mirati della Prevenzione per verificare la formazione.
È previsto che la piattaforma regionale, che diventerà lo strumento centrale per la gestione e il controllo della formazione in materia, sarà operativa entro il 30 giugno 2026.
Sarà inoltre istituito un Tavolo Tecnico congiunto (Regione, parti sociali, enti coinvolti) per definire un cronoprogramma attuativo, monitorare l’applicazione del protocollo e proporre un “Piano mirato regionale” per elevare gli standard formativi.
Il commento della Segreteria CISL Lombardia:
“Questo importante risultato è il frutto di un percorso che è partito dall’ascolto sia dei nostri rappresentanti dei lavoratori della sicurezza (RLS/RLST/RLSSP) sul tema dell’efficacia e della qualità della formazione erogata che dei tecnici delle ATS impegnati nella verifica della formazione. In particolare ogni volta che le ATS effettuano verifiche e controlli non limitandosi alla acquisizione di attestati, emergono palesi violazioni e inosservanze e, soprattutto, viene evidenziata l’inefficacia della presunta formazione erogata. Questa situazione è emersa in modo evidente proprio durante gli accertamenti sulle cause di infortuni particolarmente drammatici. La formazione è uno strumento essenziale per il coinvolgimento di tutti nell’organizzazione e nella gestione del sistema di prevenzione aziendale. È uno strumento indispensabile per aumentare la sensibilità e la consapevolezza in materia di prevenzione. Per questo motivo, attraverso un costante lavoro in sinergia tra i nostri Dipartimenti “Welfare” e “Politiche del Lavoro” e insieme a CGIL e UIL, abbiamo deciso di proporre una piattaforma proprio per rimettere ordine nella formazione, coinvolgendo sia l’Assessorato al Welfare che l’Assessorato Istruzione Formazione e Lavoro. Non possiamo continuare a denunciare la mancanza di cultura su questo tema se poi la formazione non viene presidiata e soprattutto garantita ai lavoratori, ai loro rappresentanti, ai preposti e ai dirigenti ma anche ai datori di lavoro”.