Bames, ritirata la procedura di licenziamento collettivo

Via alla cassa integrazione straordinaria per dodici mesi. Il tribunale di Monza ha dichiarato il fallimento della società

Milano, 22.10.2013
 
Si è svolto ieri a Milano l’incontro per discutere della procedura di mobilità aperta l’8 agosto scorso dalla direzione di Bames. Fuori dalla sede di Arifil 150 lavoratori e lavoratrici giunti da Vimercate con i pullman hanno manifestato in presidio per trovare un accordo ed evitare i licenziamenti. La novità arrivata prima dell’incontro è giunta dal tribunale di Monza, che da una parte ha decretato l’inammissibilità di Bames al concordato preventivo richiesto e ne ha di conseguenza dichiarato il suo fallimento con sentenza depositata presso la cancelleria il 18 ottobre scorso. Da parte dei sindacati, delle Rsu e dei lavoratori, convinti che la strada del fallimento fosse la più lineare per affrontare questa lunga e complicata vicenda, la notizia è stata accolta “senza drammi” ma con evidente preoccupazione, in particolar modo per l’incertezza e le incognite sul futuro occupazionale dei dipendenti. “Dopo una serrata discussione, siamo giunti ad una intesa che ha visto da una parte la revoca della procedura di licenziamento collettivo e nel contempo, al fine di attenuare le conseguenze sul piano sociale, si è concordato sul ricorso alla cassa integrazione straordinaria per 12 mesi per procedura concorsuale legata al fallimento – afferma Gigi Redaelli, segretario Fim Monza Brianza e Lecco -. Nelle prossime settimane va ripreso con vigore un lavoro serio con tutti i livelli istituzionali, per creare le condizioni per un futuro sviluppo industriale dell’area di Vimercate che rimane per noi l’obbiettivo principale”. Martedì 29 ottobre c’è attesa per l’udienza prevista al Tribunale di Monza e relativa alla richiesta di concordato preventivo presentata da Sem e che riguarda 98 persone oggi quasi tutti in cassa integrazione straordinaria.