POESIA E SINDACATO, ABBINAMENTO NON POI COSÌ STRANO…

Si è svolta la scorsa settimana al teatrino della Villa Reale di Monza la rassegna di poesia in dialetto organizzata dalla Fnp Cisl. Un modo per valorizzare in versi l'esperienza e la saggezza accumulata durante la vita

Si è concluso, con la premiazione dei vincitori al Teatrino di Villa Reale di Monza, il  Premio di Poesia indetto da Fnp Cisl Monza Brianza Lecco con il tema dell'Esposizione Universale di Milano: «Nutrire il pianeta, energia per la vita».

Molti vi hanno partecipato, con varie forme espressive: narrativa, poesia, arte figurativa.
Nonostante il tema abbia ristretto il campo, i testi hanno rivelato un linguaggio vario, a volte colorito – come il dialetto – a volte ironico, a volte drammatico, pieno di reminiscenze, come è giusto che sia ad una certa età.

Qualcuno si chiederà quale sia il senso di un premio di poesia. La risposta è semplice. Noi, come sindacato, ci occupiamo prevalentemente di politiche sociali, sanitarie, per procurare benessere fisico, fin che è possibile, per curare meglio i non autosufficienti, sempre nell'ottica di favorire un’alta qualità di vita alle persone. Le espressioni poetiche, narrative e artistiche in genere rientrano nella sfera del «benessere» di una persona anziana, che ha molto da dire, in virtù della propria esperienza e saggezza accumulata durante la vita. In questo modo noi diamo voce a chi spesso non è ascoltato. Un premio di poesia diventa così un canale espressivo dai risvolti terapeutici.