FARINA (CISL NAZIONALE): LA CISL CAMBIA PER. TUTELARE MEGLIO IL LAVORO

«Maggiore attenzione all'etica, più vicinanza al territorio, sensibilità ai valori dell'impresa: la Confederazione deve cambiare per rispondere meglio alle esigenze di un mercato del lavoro che cambia». 

La Cisl deve ripartire dal territorio, facendo del rapporto con i delegati e gli iscritti una relazione strategica. È questa la linea tracciata da Giuseppe Farina, segretario della Cisl nazionale, nel corso dell'assemblea organizzativa della Cisl Monza Brianza Lecco che si è tenuta oggi a Monza.
 «Il sindacato confederale – ha detto Farina – negli scorsi decenni ha basato la sua azione e ha strutturato la sua organizzazione sulla base di due pilastri fondamentali: la contrattazione nazionale e la concertazione. Interessi diversi e convergenti stanno mettendo in discussione questi fondamenti. La Cisl deve perciò guardare avanti e ripensare alla sua strategia». 

Da qui il recupero di un rapporto stretto con il territorio attraverso una maggiore attenzione all'azione di chi opera direttamente nei luoghi di lavoro. «È in sede locale – ha continuato Farina – che va seguito lo sviluppo industriale e va fatta la contrattazione tenendo presente la produttività. Bisogna anche cambiare mentalità riscoprendo il valore dell'impresa e del fare impresa. Senza impresa il tessuto economico e industriale scompare. Tutelare l'impresa è un modo per tutelare anche il lavoro».

Questa riorganizzazione non può prescindere da una ristrutturazione interna della Cisl, ma che non dimentichi neppure la dimensione etica, soprattutto dopo le polemiche sugli stipendi di questa estate. «Le polemiche estive – ha concluso Farina – hanno fatto male a tutti coloro che hanno a cuore il sindacato. Ma la Cisl si è già mossa cambiando i regolamenti economici. Però, ci teniamo a dirlo, Le regole sono importanti, ma serve una svolta etica che parta dai singoli dirigenti e investa tutta la struttura. E noi, come Cisl, staremo attenti a che i dirigenti sindacali facciano quella scelta di sobrietà indispensabile per chi opera a fianco dei lavoratori».