SOSPESO IL PRESIDIO DAVANTI AL SAN GERARDO

Feneal, Filca e Fillea avevano organizzato un presidio davanti ai cancelli del nosocomio monzese per il 26 gennaio per chiedere che prenda il via la seconda fase dei lavori ritardata per motivi burocratici. L'iniziativa è stata sospesa grazie all'avvio di nuovi incontri con le istituzioni.

È stato sospeso il presidio che Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil avevano organizzato davanti all'ospedale San Gerardo di Monza il 26 gennaio. Con questa iniziativa il sindacato del settore edile intendeva accendere i riflettori sul cantiere del nosocomio e sull'incerto destino dei lavoratori in esso impegnati. Il 28 però è stato convocato l'Osservatorio Territoriale sulla ristrutturazione del San Gerardo, organismo composto dal Sindaco di Monza,  ASST, Infrastrutture Lombarde e organizzazioni sindacali che discuterà proprio del cantiere. In attesa di sviluppi, il sindacato ha deciso di mettere in stand-by il presidio.

La situazione rimane però delicata. La prima fase dei lavori è infatti terminata nei tempi previsti. La seconda, che doveva iniziare a settembre, non è invece partita. A bloccarla sono intoppi di carattere burocratico. “Il rischio – spiegano i responsabili del sindacato  – è che questo stallo possa durare ancora mesi e che i lavoratori attualmente in cassa integrazione perdano definitivamente il posto di lavoro. Se il cantiere non sarà al più presto riattivato anche i 200 posti previsti per la seconda fase di ristrutturazione andranno in fumo”.

Secondo il sindacato, il cantiere potrebbe aiutare anche aiutare la ripresa del comparto edile sul territorio. Un settore, quello edile, che in questi anni di crisi ha perso il 50% degli addetti a livello nazionale.