SINTESI, LO SCIOPERO CONTINUA

A innescare la protesta e la decisione di proclamare lo sciopero è stato il ritardo nel saldo delle retribuzioni. Ieri mattina i lavoratori hanno perciò organizzato un presidio davanti alla sede di via dell’Industria a Birone di Giussano. E oggi, dopo l'incontro con la direzione, hanno deciso di proseguire la protesta

La direzione ha proposto un piano di pagamento degli arretrati da effettuare entro la fine di marzo. Ma i lavoratori, già in passato costretti a fare i conti con promesse disattese, hanno rifiutato e hanno proseguito lo sciopero. Un atteggiamento che hanno adottato i 45 lavoratori già dipendenti della Tre-P & Tre-Più, azienda di Giussano produttrice di porte per interni, ora in concordato preventivo.

La società brianzola nel 2014 è stata al centro di un’operazione che l’ha portata a essere ora controllata da Sintesi spa, in seguito appunto all’affitto di un ramo d’azienda. Sintesi dispone di un sito produttivo anche a Spilimbergo, in provincia di Pordenone. Qui 31 addetti realizzano complementi d’arredo. Ma questo sito nelle prossime settimane è destinato alla cessazione dell’attività. Un fatto che ovviamente complicherebbe la situazione dell’azienda brianzola. I dipendenti di quest’ultima stanno ricorrendo a rotazione alla cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione. A innescare la protesta e la decisione di proclamare lo sciopero è stato il ritardo nel saldo delle retribuzioni. Ieri mattina i lavoratori hanno perciò organizzato un presidio davanti alla sede di via dell’Industria a Birone di Giussano.

«In pratica – precisa Luigi Puppo, della Filca Cisl Monza Brianza Lecco – non è stato ancora effettuato il saldo del pagamento della tredicesima. Non è stata inoltre pagata la mensilità di gennaio». L’azienda non ha per ora anticipato il pagamento del trattamento di cassa integrazione. Ha infatti siglato un accordo sindacale sulla questione. L’intesa prevede che il pagamento degli arretrati venga effettuato attraverso rate equivalenti all’indennità di cassa integrazione. Ma questo punto dell’accordo è stato per ora disatteso. Le parti si sono comunque incontrate questa mattina per trovare una soluzione. La direzione ha proposto la rateizzazione degli arretrati in quattro tranche, con scadenza 4, 15, 22 e 31 marzo. Ma i lavoratori per ora hanno deciso di proseguire nello sciopero: lo interromperanno solo quando avranno la certezza dell’effettivo saldo degli arretrati.