Afol Mbl, posti di lavoro a rischio

Posti in pericolo all’Afol, l’Agenzia per la formazione, l’orientamento e il lavoro di Monza e Brianza. La riforma del mercato del lavoro rischia di tagliare posti di lavoro proprio nei centri che il lavoro dovrebbero crearlo promuovendo politiche attive.

Tutto nasce dalla Legge per la riorganizzazione del mercato del lavoro (2017). La nuova normativa trasferisce le competenze sulla materia alle regioni che, però, possono gestirle anche attraverso altri soggetti. La regione Lombardia ha deciso di mantenere il controllo sul settore, ma di demandare alle province le attività operative. «Il problema nasce qui – spiega Giuseppe Leone, Cisl Fp Monza Brianza Lecco -. La regione trasferirà infatti solo il 75% dei fondi necessari per pagare i dipendenti a tempo indeterminato di Afol. Quindi non ci ssaranno più soldi per i lavoratori a tempo determinato e mancherà anche una parte di quelli per i dipendenti a tempo indeterminato. Dei 170 dipendenti, rischiano il posto una quarantina a tempo determinato e una decina a tempo indeterminato».

L’Afol potrebbe sopperire alle necessità attraverso entrate alternative. «Questa è un’opportunità – continua Leone – anche se, al momento, non sono emerse possibilità per avere nuove entrate. Non solo, ma la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare. Negli scorsi anni l’Afol ha assunto personale con contratti privatistici sfruttando i benefici fiscali e contributivi. Ora questi benefici stanno per terminare. L’azienda si troverà così un carico finanziario aggiuntivo di 500mila euro a partire dal 1° gennaio 2019».

La situazione è quindi critica. Per questo motivo il sindacato ha chiesto un incontro con il presidente della provincia di Monza e Brianza Roberto Invernizzi e con i vertici di Afol. «In concomitanza con questi incontri – conclude Leone -, pensiamo di organizzare iniziative di protesta. Dobbiamo farci sentire per tutelare i posti di lavoro».