All’Aerosol di Valmadrera è tutto rimandato a martedì 19 giugno. Solo allora si saprà se la Commissione regionale darà l’autorizzazione per far ripartire la produzione oppure ci vorrà ulteriore tempo. Nel frattempo i lavoratori rimarranno in sciopero per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi.
«I proprietari dell’azienda – spiega Massimo Ferni, Femca Cisl Mbl – hanno accettato di pagare i lavoratori solo quando riprenderà la produzione. Ma, anche ammesso (e non concesso) che la Commissione dia il via libera martedì, ci vorrà ancora molto tempo prima che la produzione possa riprendere. E nel frattempo i lavoratori come potranno tirare avanti? Hanno famiglie, mogli e figli, mutui, spese quotidiane».
Intanto chi può se ne va. Una decina di lavoratori ha dato le dimissioni nelle ultime settimane. «Se lasceranno le figure professionali più strategiche per l’azienda – continua Ferni -, la produzione non riprenderà più e l’azienda chiuderà i battenti. È questo che vogliono i soci?».
L’occasione per chiarire le proprie posizioni, l’azienda l’avrebbe avuto questa mattina nell’incontro tra le parti convocato dal prefetto di Lecco. L’amministratore unico Giovanni Bartoli però non si è presentato. «Al suo posto – conclude Ferni – si sono presentati due consulenti, senza alcun potere di rappresentanza. La Prefettura ha manifestato la sua irritazione. Non è usuale per le aziende disertare incontri a livello istituzionale. Questo è un atteggiamento che getta ulteriore confusione in una vertenza già intricata».