Candy, la trattativa è aperta

Orari, ammortizzatori sociali, livelli occupazionali: sono questi i temi su cui si è avviato un confronto fra sindacato e dirigenza della Candy. L’obiettivo è giungere a un accordo che salvaguardi i lavoratori e la produzione della fabbrica di Brugherio. «All’incontro di ieri, giovedì 26 luglio – spiega Gabriele Fiore, Fim Cisl Mbl – ne seguirà un altro il 4 settembre. L’azienda è disponibile a trattare e noi anche».

Sul tavolo c’è una possibile intesa che copra i prossimi due anni e riguardi i quasi 500 lavoratori della produzione sugli ottocento complessivi del sito. L’attività lavorativa si attesterebbe sulle 28 ore medie settimanali. Il primo anno (probabilmente dal 1° ottobre 2018 al 30 settembre 2019) la differenza retributiva verrebbe coperta dalla cassa integrazione speciale. Il secondo anno (dal 1° ottobre 2019 al 30 settembre 2020) l’orario si attesterebbe sulle 28 ore e parimenti la retribuzione scenderebbe. «Rispetto a quanto percepiscono con il contratto di solidarietà – osserva Fiore -, i lavoratori riceverebbero una cifra superiore».

A queste discussioni legate all’orario, se ne aggiunge una relativa alla contrattazione di secondo livello. «Si sta discutendo – conclude Fiore – una rimodulazione sia della parte normativa sia di quella economica per tutti gli 800 dipendenti (e non solo per i quasi 500 della produzione). La trattativa è in fase avanzata. Il 4 settembre ci rivedremo. Se riusciremo a siglare l’intesa la presenteremo nelle assemblee e i lavoratori si esprimeranno in merito».