STAR DI AGRATE, C’È L’INTESA. RIENTRATI I 35 LICENZIAMENTI

Sindacato e azienta hanno raggiunto un accordo che prevede l'esodo volontario e il ricorso a cassa integrazione o contratti di solidarietà se rimarranno esuberi. Nisi, Fai Cisl Monza Brianza Lecco: «Un risultato positivo, ma monitoreremo costanetemente la situazione»

Alla Star di Agrate Brianza sono rientrati i 35 licenziamenti annunciati alcune settimane fa dalla direzione aziendale. Ieri, 15 aprile, a Monza, le organizzazioni sindacali e i dirigenti hanno raggiunto un’intesa sulla gestione degli esuberi.

La trattativa non è stata semplice. L’azienda si è presentata al tavolo ferma sulla posizione di avviare la procedura di mobilità per i 35 dipendenti. La discussione è andata avanti tutto il pomeriggio fino a sera. L’accordo firmato dalle parti prevede che la Star non presenti alcuna procedura di mobilità e nell’arco di un mese e mezzo si impegni a verificare quanti dipendenti possono andare in pensione o, se non ne hanno i requisiti, accettino l’esodo volontario incentivato. Fra un mese e mezzo le parti si ritroveranno e verificheranno quanti lavoratori hanno accettato di lasciare l’azienda. Se saranno meno di 35, per la differenza verranno impiegati ammortizzatori conservativi (cassa integrazione o contratti di solidarietà) e non la mobilità.

«L’azienda si è presentata al tavolo determinata a proseguire sulla strada della mobilità – spiega Vincenzo Nisi della Fai Cisl Monza Brianza Lecco – quindi all’inizio pensavamo fosse impossibile raggiungere un’intesa. La trattativa è stata serrata, ma alla fine siamo riusciti a strappare questo accordo. Si tratta di un passo avanti positivo. Ritengo importante il fatto che nell’intesa non si parli più di mobilità, ma di ammortizzatori sociali conservativi. Adesso verificheremo se funzionerà o meno l’esodo incentivato».