LEGNO INDUSTRIA, LE RSU LOMBARDE: «RINNOVIAMO PRESTO IL CONTRATTO»

Le rappresentanze unitarie dei lavoratori si sono riunite a Meda il 14 luglio e hanno chiesto che «Federlegno si sieda a un tavolo con il sindacato e tratti seriamente. Il contratto è indispensabile per dare risposte concrete ai problemi che quotidianamente i lavoratori devono affrontare» 

«È essenziale che un rinnovo del contratto collettivo nazionale che sia in grado di dare risposte concrete ai problemi che quotidianamente i lavoratori devono affrontare nelle fabbriche». È quanto chiede l’assemblea regionale delle Rsu del comparto legno-industria che si è tenuta giovedì 14 luglio a Meda. Nei rappresentanti dei lavoratori c’è «preoccupazione per il dilatarsi dei tempi del negoziato, per le posizioni rigide di Federlegno e per non essere entrati nel merito dei punti posti dalla piattaforma» presentata dal sindacato. 

Il contratto del legno-industria è molto importante per il territorio brianzolo e lecchese. «Quantificare gli addetti – spiega Luigi Puppo della Filca Cisl Monza Brianza Lecco – è difficile. Le due province di nostra competenza hanno un ricchissimo tessuto di piccole imprese artigiane che producono mobili, ma anche aziende medie che, oltre all’arredamento, si occupano di una vasta gamma di prodotti in legno: dalle porte ai tetti, ai complementi, ecc».

Ma che cosa prevede la piattaforma? Senza entrare nel dettaglio, molto articolato, possiamo dire che viene chiesto un aumento del 5,3% calcolato in base ai tassi di inflazione previsti per i prossimi anni dalla Banca centrale europea. Dal punto di vista dei diritti, la piattaforma rivendica la possibilità che tutti gli eventuali licenziamenti collettivi così come i demansionamenti siano trattati con le normative precedenti al Jobs Act per tutti i lavoratori.

Viene chiesta maggiore sui temi della salute, della sicurezza e delle pari opportunità. Nel campo della previdenza contrattuale è avanza la richiesta di un contributo a carico dell’azienda dello0,30% della retribuzione utile per il Tfr e la contribuzione al fondo Arco anche nei periodi di integrazione salariale per ammortizzatori sociali.

«Auspichiamo – è scritto nel documento delle Rsu – che Federlegno riveda le proprie rigide posizioni e che nella ripresa della trattativa il 7 settembre dia risposte tangibili ai punti della piattaforma. Il tempo del fraseggio contrattuale è terminato».