IperDì e SuperDì, c’è la «cassa»

I 699 dipendenti della catena di supermercati IperDì e SuperDì potranno usufruire dalla cassa integrazione guadagni che partirà con effetto retroattivo dal 28 settembre 2018 e durerà fino al 28 settembre 2019. Questo è il primo punto fermo della crisi che ha colpito la Gca General Market, società proprietaria della rete di 40 negozi.

Rimane aperto il capitolo della cessione di tutta o parte del patrimonio immobiliare e delle attività. Quattro punti vendita sarebbero stati ceduti al gruppo Famila che nei giorni scorsi ha mandato i propri tecnici a effettuare verifiche. «Oggi, giovedì 8 novembre – spiega Francesco Barazzetta, Fisascat Cisl Mbl -, Famila dovrebbe inviare la proposta di assunzione ai dipendenti dei quattro negozi. Le condizioni contrattuali dovrebbero essere le stesse già applicate finora».

Il gruppo Gca ha poi annunciato la vendita di altri undici punti vendita senza però specificare a chi sono stati venduti e i tempi della transazione. Su questo punto, il sottosegretario Davide Crippa ha chiesto ai rappresentanti dell’azienda di essere aggiornato su ogni possibile sviluppo.

«L’azienda – conclude Barazzetta – ha poi palesato la possibilità di presentare domanda per aprire la procedura di concordato preventivo. Si tratta di un passaggio positivo, ma solo se si riesce a recuperare liquidità attraverso la vendita dei negozi. Altrimenti la procedura rischia di sfociare in un fallimento. Come sindacato, se esprimiamo un giudizio positivo per l’apertura della cassa integrazione, che garantirà sostegno ai redditi dei lavoratori, non possiamo che dirci preoccupati per la situazione generale. Non solo la crisi rimane preoccupante, ma ci troviamo ad affrontarla con un datore di lavoro che, spesso, appare evanescente e poco chiaro nelle sua modalità di azione. Seguiremo con attenzione ogni singolo passaggio».