Il gruppo Carrefour ha aperto una fase di grande riorganizzazione internazionale. I due Paesi più toccati saranno Belgio e Francia, nei quali 10mila lavoratori sono stati dichiarati in esubero.
«L’Italia – spiega Francesco Barazzetta, Fisascat Cisl Mbl – dovrebbe essere esclusa da questa ristrutturazione dei punti vendita. D’altra parte, due anni fa siamo già passati da una ristrutturazione che, attraverso esodi incentivati e un accordo sindacale, ha portato all’uscita di 600 lavoratori».
Il condizionale però è d’obbligo perché i dati di bilancio non sono positivi. Nel terzo trimestre 2018, la Carrefour Italia ha fatto registrare un calo del 4% del fatturato. Un risultato che, se si perpetuasse nei mesi prossimi, potrebbe aprire una fase di riflessione da parte dell’azienda. Attualmente in Brianza la Carrefour ha due ipermercati, 10 supermercati, 15 express (in franchising) per circa 800 dipendenti, nel Lecchese due supermercati con un centinaio di dipendenti.
«La situazione del gruppo non è brillante – conclude Barazzetta –, ma a gennaio sono previsti due incontri con la direzione nei quali, oltre a parlare della situazione della società, inizieremo un confronto sul rinnovo del contratto integrativo. Ci sono quindi margini affinché si possa discutere. ».