Distribuzione organizzata, c’è il contratto

Dopo cinque anni di vacanza i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato con Federdistribuzione il primo contratto collettivo nazionale di lavoro.

L’intesa si applicherà a 300mila lavoratrici e lavoratori della distribuzione moderna organizzata, dipendenti delle imprese del commercio moderno – alimentari e non alimentari – che operano sul mercato attraverso le formule della grande distribuzione, della distribuzione organizzata/associata, catene di negozi, franchising, ingrosso, cash&carry e shopping-on-line e che sviluppano la propria attività nei centri commerciali e attraverso format e canali di ogni dimensione e tipo – ipermercati, superstore, negozi di vicinato, grandi magazzini e superfici specializzate e non – in tutte le categorie merceologiche in gestione diretta, franchising, e-commerce o altre formule distributive. Una realtà molto presente anche in Brianza e nel Lecchese attraverso grandi gruppi come Rinascente, esselunga, Sma, Carrefour, Coop, Unes, ecc. che, nei due territori, danno lavoro a oltre 10mila persone.

Il trattamento economico previsto dal nuovo contratto della distribuzione moderna organizzata, in vigore dal 1° gennaio 2019 fino al 31 dicembre 2019, contempla nuovi minimi contrattuali (che recepiscono gli incrementi salariali erogati da Federdistribuzione pari a 61 euro al IV livello) oltre a un aumento pari a 24 euro al IV livello, da riparametrare per gli altri, con decorrenza dal mese di dicembre del 2018 corrisposti nel mese di gennaio del prossimo anno. Ai lavoratori saranno anche corrisposte due erogazioni straordinarie una tantum di a 500 euro a febbraio 2019 e 389 euro a marzo 2020, a copertura del periodo di carenza contrattuale dal 2015/2018.
Francesco Barazzetta
Fisascat Cisl Mbl