TESSILI-ABBIGLIAMENTO, SCIOPERO IL 18 NOVEMBRE

In Lombardia, i lavoratori incroceranno le braccia e terranno un presidio a Milano al quale parteciperà anche una delegazione della Brianza e del Lecchese. Si protestare contro l'interruzione della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale 2016-2020 

Dopo il comparto del legno-arredo, sciopera anche quello del tessile abbigliamento. In Lombardia, i lavoratori incroceranno le braccia venerdì 18 novembre e terranno un presidio a Milano (al quale parteciperà anche una delegazione della Brianza e del Lecchese).

L’iniziativa è stata organizzata per protestare contro l’interruzione, dopo uno stallo di sei mesi, della trattativa per il contratto nazionale di lavoro 2016-2019. Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil contestano a Sistema Moda Italia (l’associazione imprenditoriale di categoria) di non voler «rispondere nel merito della piattaforma presentata e approvata dai lavoratori» e in merito al salario di voler «modificare l’impostazione sulle modalità e l’erogazione degli incrementi salariali che non diano alcuna certezza, rendendo così residuale il valore del contratto nazionale». Gli imprenditori intendono anche modificare le norme sulle ferie e sull’orario di lavoro aumentando la flessibilità, di ridurre le ferie degli impiegati, l’intervento sulla legge n. 104, il disimpegno sul nuovo inquadramento, comprimere il ruolo negoziale delle Rsu.

«La miopia e l’intransigenza di Sistema Moda Italia e di Confindustria – spiegano in un comunicato i responsabili sindacali – vanno superate con la necessaria mobilitazione unitaria ed è per questo motivo che proclamiamo otto ore di sciopero regionale».