I pensionati in piazza contro la manovra

I pensionati di Fnp Cisl, Spi Cgil e Uilp Uil sono scesi in piazza in tutta Italia per dire no alla manovra finanziaria del governo. Questa mattina, 28 dicembre, hanno organizzato un presidio anche davanti alla Prefettura di Monza per protestare contro «provvedimenti vessatori nei confronti dei pensionati». «Il nuovo governo – si legge in un documento unitario distribuito in occasione della manifestazione – non ha rispettato gli accordi sottoscritti e con il nuovo raffreddamento dell’indicizzazione delle pensioni ha scelto di fare cassa con le pensioni per finanziare le altre misure promesse in campagna elettorale».

Secondo il sindacato, la rivalutazione è una «questione di equità». «Da anni – continua il documento – chiediamo che venga finalmente riconosciuto ai trattamenti pensionistici un meccanismo di rivalutazione che risponda ai reali bisogni di milioni di pensionati e pensionate, che permetta davvero di non far perdere il potere di acquisto delle pensioni, come di fatto oggi accade. Come sindacato lo avevamo ottenuto! E, invece, il Governo “del cosiddetto cambiamento” si allinea alle prassi consolidata, colpisce e fa cassa con i pensionati e non agisce in modo forte e determinato, ad esempio contro l’evasione fiscale».

I pensionati giudicano negativamente anche il raddoppio delle tasse per chi opera nel settore del no profit: «Un danno difficilmente quantificabile per la portata sociale enorme di questo comparto nel nostro Paese che tradotto in attività quotidiane, significa fare di meno per i più deboli. Forse in Italia si può tassare di tutto ma non i bambini di famiglie povere, i disabili, la fame e la povertà. Siamo contro all’ipocrisia di questo Governo che, sempre con la stessa manovra, premia i soliti evasori fiscali con il saldo e stralcio delle cartelle. Un vero e proprio schiaffo in faccia ai pensionati e pensionate».

Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil denunciano anche un complicato rapporto con la Regione Lombardia dalla quale si attendono «risposte concrete alle problematiche degli anziani sui temi di welfare, sanità e non autosufficienza». «Con “Anziani3.0 – Quale futuro” – continua il documento – Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil Lombardia hanno elaborato e già inviato alla Regione precise proposte tese a migliorare la qualità sociale di pensionate e pensionati. Chiediamo interventi concreti su: diminuzione delle rette in Rsa, diminuzione delle liste di attesa in Rsa, aumento dei posti letto contrattualizzati in Rsa e la costituzione di un fondo regionale dedicato alla non autosufficienza».

Al termine del presidio, al quale erano presenti anche Elena Lattuada, segretaria generale Cgil Lombardia, Angela Mondellini, segretaria generale Cgil Monza e Brianza, Rita Pavan, segretaria generale Cisl Monza Brianza Lecco, i rappresentati del sindacato hanno consegnato al viceprefetto Corrado Conforto Galli, il documento unitario. La delegazione era composta da Pietro Albergoni, Giuseppe Saronni e Claudio Coloretti, rispettivamente segretario generale di Spi Cgil Monza Brianza, segretari Fnp Cisl Monza Brianza Lecco e Uilp Uil Monza Brianza. «Il viceprefetto – ha spiegato Beppe Saronni – si è impegnato a trasmettere le nostre richieste al Ministero e al Governo. Durante l’incontro gli è stata sottolineata l’importanza di trovare una soluzione alla già discussa tassazione sulle imprese no profit. Un capitolo quest’ultimo che, ha sottolineato il viceprefetto, sta a cuore anche alla Prefettura che da anni lavora con organizzazioni del Terzo settore».