Alla Calvi di Merate è stato sottoscritto il nuovo accordo integrativo, «Il risultato raggiunto è importante, perché ci potrà servire come base di partenza, anche in altre aziende del territorio – spiega Lorena Silvani, Fim Cisl Mbl –. È un contratto aziendale innovativo che dà attenzione alla qualità della vita: tutela e integra ulteriormente le malattie lunghe e integra economicamente chi fa la scelta della pensione integrativa. Pone un occhio di riguardo sugli investimenti inserendo un parametro nel premio di risultato con un riconoscimento economico , da attenzione al miglioramento della sicurezza, elemento fondamentale in un’azienda metallurgica e meccanica dove il lavoro è davvero pesante. e alla formazione dei lavoratori. Il premio economico di produzione è tra i più alti del territorio».
Nata nel 1950, la Calvi oggi ha dodici stabilimenti in tutto il mondo e produce profilati speciali con tolleranze minime, utilizzando acciaio che viene lavorato tramite la trafilazione a freddo. I prodotti vengono utilizzati in diversi settori: da quello automotive a quello delle centrali di produzione energia, da quello delle armi a quello del settore macchine industriali.
Lo stabilimento meratese occupa attualmente 194 lavoratori, la cui maggior parte di loro svolge l’attività su più turni, compresa la notte. Il gruppo Calvi Holding ha in totale 1.450 dipendenti. Con l’accordo si sono ulteriormente migliorati diversi aspetti presenti nelle intese precedenti.
A ogni dipendente sarà riconosciuto un premio di risultato che supera i cinquemila euro lordi e che potrà crescere ancora nei prossimi tre anni. Per l’anno 2018 sarà infatti erogato un premio pari a 5.320 euro e si prevede un incremento, dato dai nuovi investimenti, da un minimo di 175 ad un massimo di 415 euro nei tre anni successivi.
Sono state incrementate le indennità economiche del turno notturno già significatamene superiori a quanto è previsto dal contratto nazionale, si è anche condiviso la necessità di ridurre le notti per lavoratore attraverso meccanismi di riduzione di orario di lavoro. Sono state inoltre previste possibilità di esenzione dal lavoro notturno per coloro che hanno un’età superiore ai 55 anni.
Di pari importanza, se non forse addirittura superiore, è la questione della sicurezza «attraverso un’azione di prevenzione più incisiva, improntata sulla formazione del personale, sull’informazione, su un’attenta analisi dei mancati infortuni per evitare che si verifichino». Sono previsti importanti investimenti sul magazzino, attraverso anche sistemi di automatizzazione. Sarà inoltre acquistata una gru auto bilanciata semiautomatica.
Vengono migliorati altri importanti aspetti del rapporto di lavoro come quello riguardante la malattia, con particolar riguardo ai lavoratori con patologie importanti. In questo caso l’azienda si è resa disponibile a riconoscere una percentuale d’indennità superiore a quella prevista dal contratto nazionale. Per chi ha il fondo pensione integrativo, l’azienda incrementerà la percentuale a suo carico dal 2 al 2,2, e su scelta volontaria il dipendente potrà richiedere il pagamento del premio con il welfare. L’accordo aziendale è stato votato all’unanimità dai lavoratori della Calvi, ma la trattativa non è stata semplice. Le Rsu, insieme ai sindacalisti di Fiom Lecco (Domenico Alvaro) e Fim Cisl Monza Brianza Lecco hanno iniziato il confronto con la dirigenza nel maggio 2018 e sono stati effettuati nove incontri con Riccardo Chini, presidente di Calvi Holding, Paolo Cuzzi, amministratore delegato, e Marco Porta, direttore industriale.