«UN POLMONE VERDE PER SALVARE LA BRIANZA»

In una lettera aperta, Marzio Galliani, Segretario dell'Adiconsum Monza Brianza, lancia la proposta di creare un'area di un milione di metri quadrati lungo la Statale 36 (Valassina) per salvare il territorio, tutelando anche i presidi occupazionali. La proposta ha creato un certo dibattito…  

Creare un polmone verde di un milione di metri quadrati lungo la Statale 36 Valassina per salvaguardare l’ambiente. È la proposta avanzata in una lettera aperta da Marzio Galliani, segretario Adiconsum Brianza Lecco di fronte al continuo «consumo» di territorio e alla necessità di preservare l’ambiente.

«Ogni giorno – spiega Galliani – spuntano strade, centri commerciali, centri servizi; questa politica miope e tante volte collusa sta trasformando la fisionomia dell’area brianzola deturpandola per sempre. La Brianza non deve più essere aggredita e disponibile all’aggressione. I nostri Comuni diventano velocemente un unico agglomerato urbano con tutti i problemi delle grandi città, più altri del tutto nuovi, mentre intorno il degrado dell’ambiente prosegue senza tregua. Bisogna quindi fermarsi, riflettere e domandarci come andare avanti o con chi possiamo condividere la necessaria speranza per continuare a reggere l’ordinario lavoro del vivere».

Per questo Galliani ha lanciato l’idea di creare un polmone verde tra i Comuni di Carate Brianza, Seregno, Giussano e Verano Brianza. «Ed è proprio la politica che deve prendere una posizione precisa, netta, inconfutabile – conclude -. Ed allora voi sindaci di questi territori, lei presidente della Provincia, lei presidente della Regione, che più volte avete decantato il non consumo del suolo; non aspettiamo ancora, agiamo, è urgente. Stoppiamo i Pgt con edificazioni inutili e speculative solo per alcuni, che ognuno torni a fare il suo mestiere con deontologia, impegno, sobrietà e che ci si rimetta al servizio del bene comune; non tentenniamo altrimenti ancora una volta dovremmo dire: “la dove c’era l’ erba ora non c’è!”».

La proposta ha subito suscitato un ampio dibattito soprattutto sui social network. Ne è nata la richiesta di un incontro pubblico sul tema e di una raccolta firme per sostenere il progetto. Segno che l’idea piace…

Il testo della lettera aperta