I pensionati: «Manovra beffa»

Chiedevano un meccanismo di rivalutazione che tutelasse adeguatamente il potere d’acquisto dei trattamenti pensionistici. Si sono ritrovati con un’ulteriore penalizzazione. Una beffa contenuta nella manovra economica, non la sola, che ha innescato la mobilitazione dei pensionati di Cgil, Cisl, Uil che, sabato 9 febbraio, prenderanno così parte alla manifestazione nazionale promossa a Roma dai sindacati confederali.

Una partecipazione che i pensionati brianzoli hanno preparato con un attivo unitario svoltosi questa mattina al cinema Capitol di Monza. Durante l’incontro è stato ribadito come «si siano messe nuovamente le mani in tasca ai pensionati». Perché, chi ora percepisce una pensione fino a 1.522 euro lordi mensili (cioè pari a tre volte il minimo 2018), potrà fare affidamento sul 100% di rivalutazione legata all’inflazione. Per gli altri pensionati, quelli che hanno diritto a un trattamento superiore a questa somma, il nuovo meccanismo prevede una stretta che comporterà un «taglio» per il resto della vita da 63 a 405 euro lordi all’anno a partire dal 2019. Il meccanismo è penalizzante soprattutto per le pensioni medie. Di misure penalizzanti nei confronti degli evasori fiscali, come è stato evidenziato nel corso della riunione, non si vede invece traccia.

Spi, Fnp, Uilp della Brianza sono critiche anche nei confronti di quota 100 («può essere una base di discussione, ma non basta») e del reddito di cittadinanza («non creerà un solo poto di lavoro»). Sono già circa 200 i pensionati brianzoli che hanno aderito alla trasferta a Roma.

All’attivo hanno preso parte anche Angela Mondellini, segretaria generale Cgil Monza Brianza, Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl Lombardia, Pietro Albergoni, segretario generale Spi Cgil Monza Brianza, Giorgio Galbusera, segretario generale Fnp Cisl Monza Brianza Lecco, e Giovanni Consiglio, segretario Uilp Uil Brianza.