CREVAL, VIA LIBERA AL PIANO INDUSTRIALE

Sindacato e azienda di credito hanno siglato un'intesa per il prossimo piano industriale. Previsti 322 esodi e 70 nuove assunzioni. Verranno mantenute le agevolazioni in essere in materia di condizioni bancarie, coperture assicurative extraprofessionali, assistenza sanitaria integrativa, nonché della previdenza complementare

Per il Credito Valtellinese è stato firmato un piano industriale senza ricadute occupazionali. L’accordo è stato siglato la settimana scorsa dall’istituto di credito e dal sindacato. Il testo prevede 322 esodi, ma questi saranno a carattere volontario e saranno accompagnati alla pensione attraverso il fondo esuberi. Parallelamente saranno assunte 70 persone tra i lavoratori a tempo determinato e tra quelli che prestano lavoro con altre forme contrattuali nel Creval.

In un comunicato, la First Cisl esprime soddisfazione anche se, durante le trattative, «non sono mancati momenti di tensione». Felice Sirtori, coordinatore, osserva che verranno mantenute le agevolazioni in essere in materia di condizioni bancarie, coperture assicurative extraprofessionali, assistenza sanitaria integrativa, nonché della previdenza complementare, con riconoscimento immediato dei contributi aziendali spettanti fino al momento del pensionamento, attraverso versamento unico nel fondo pensione o liquidazione in aggiunta al tfr, a scelta del lavoratore.

«È un buon accordo – osserva Tiziana La Scala, componente della Segreteria della First Cisl Monza Brianza Lecco -. Per i 4.200 dipendenti del Gruppo (che comprende, oltre al Credito Valtellinese, anche il Credito Siciliano) si tratta di un piano industriale indolore che non deriva da crisi né passeggere né strutturali. Anche le 26mila ore di solidarietà previste rappresenteranno un prezioso strumento di flessibilità del lavoro più che una penalizzazione».