Peg si lavora per evitare i licenziamenti

Ammortizzatori e uscite incentivate per evitare i licenziamenti alla Peg Perego. È questa la proposta presentata alla direzione aziendale dai rappresentanti di Fim Cisl, Fiom Cgil e Rsu nell’incontro di oggi.

L’incontro era stato fissato dopo che la direzione aziendale il 15 gennaio con un comunicato aveva dichiarato lo stato di difficoltà di mercato in cui versa la società brianzola e la necessità di intervenire attraverso un piano industriale che prevede una riorganizzazione degli stabilimenti e una riduzione del personale occupato pari al 25% della forza lavoro (110 su 440 dipendenti ad Arcore e 50 su 200 a San Donà).

La Fim Cisl e la Fiom Cgil, insieme alla Rsu aziendale, hanno avanzato la proposta di utilizzare strumenti alternativi ai licenziamenti con ammortizzatori sociali conservativi dell’occupazione. Il sindacato si è però anche detto pronto a ragionare «di un alleggerimento della struttura valutando la possibilità di uscita dei lavoratori volontari che raggiungono i requisiti pensionistici».

La direzione della Peg Perego si è detta interessata a valutare la proposta prima di aprire qualsiasi procedura di licenziamento e ha accettato di utilizzare il contratto solidarietà in essere per tutta la durata fino alla scdenza.

Sindacato e azienda hanno inoltre discusso sull’opportunità di portare eventualmente la discussione e il confronto sui vari tavoli istituzionali con il fine di attenuare il più possibile l’impatto delle difficoltà economiche e di mercato sui lavoratori e le lavoratrici.

Il confronto, anche per permettere all’azienda di fare le opportune valutazioni rispetto alla proposta messa sul tavolo, è stato aggiornato al 27 febbraio con l’obiettivo di giungere a una soluzione condivisa sul percorso di riorganizzazione che limiti il più possibile l’impatto sui livelli occupazionali.

«La situazione – osserva Eliana Dell’Acqua, Fim Cisl Mbl – non è di facile gestione ma l’obiettivo è trovare una soluzione condivisa che non impatti drasticamente sui livelli occupazionali. A fine febbraio ci ritroveremo per dare l’opportunità all’azienda di valutare le nostre proposte».