Alla Da-Tor, azienda che produce elementi per fissaggio, dadi per raccordi utilizzati dalle case automobilistiche e nell’industria degli impianti olidinamici, è stato firmato il contratto integrativo. L’intesa arriva dopo 16 mesi di trattative, un periodo lungo giustificato dal fatto che, poco più di un anno fa, l’azienda è stata acquisita dalla famiglia Crippa proprietaria di Technoprobe azienda del meratese. Dopo cinque assemblee tenute nei due siti aziendali di Verderio e Calco di Verderio, la maggioranza dei 130 lavoratori ha approvato l’accordo.
Il testo prevede il rafforzamento delle relazioni sindacali per affrontare le attività quotidiane di lavoratori e azienda; si è avviato un percorso di stabilizzazione dei lavoratori con contratto interinale e contratto a tempo indeterminato; si è scommesso sulla formazione e la professionalità (è stato rafforzato il percorso della formazione continua di 24 ore pro-capite a lavoratore con registrazione individuale tramite registro formativo); un’importante attenzione è stata data alla sicurezza, creando una commissione mista Rsu,Rls e Rspp, istituzione del registro dei mancati infortuni, e sperimentazione dei break formativi come metodo innovativo sulla formazione sicurezza lavoratori; viene riconosciuto il pasto notturno; si presta fondamentale attenzione alla conciliazione vita-lavoro dei dipendenti, con rafforzamento della procedura di richiesta ferie/par, permessi per i neo padri e conferma di 8 ore di permesso retribuito per la visite specialistiche per dipendenti che ora possono essere estese anche ai figli.
Ogni dipendente potrà raggiungere un premio di risultato di 1.500 annui, più un incremento economico aggiuntivo su straordinario e flessibilità oraria straordinaria, con possibilità in prospettiva per l’inserimento del Welfare.
«L’accordo raggiunto – spiega Lorena Silvani, Fim Cisl Mbl – è concreto. In un’azienda con grande prospettiva di sviluppo si riconosce l’importanza della formazione, della sicurezza, delle conciliazione vita/lavoro e un riconoscimento economico aggiuntivo (aspetto molto importante in un contesto generale industriale in cui si pensa solo al profitto)».