«Europa, unica dimensione possibile»

Vogliono un’Europa accogliente e moderna, capace di andare oltre gli annunci roboanti e le promesse dal fiato corto. In poche parole, un’Europa unita e non spaccata dagli interessi minimi.

Una posizione che Cgil, Cisl, Uil della Brianza hanno ribadito oggi, 7 marzo, durante un incontro promosso al cinema Capitol in occasione della giornata internazionale della donna.

L’appuntamento, del resto, era con l’europarlamentare Patrizia Toia, capo delegazione Partito democratico, componente del Gruppo dell’Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, chiamata appunto a discutere del tema «Europa, donne, diritti» .

Angela Mondellini e Rita Pavan, rispettivamente segretaria generale Cgil Monza Brianza e segretaria generale Cisl Monza Brianza Lecco, hanno invitato a discutere su un argomento di grande attualità un’addetta ai lavori che conosce bene i meccanismi di funzionamento dell’Unione Europea. E non sempre si può dire la stessa cosa di esponenti politici che affollano assiduamente salotti televisivi e altri spazi informativi.

«Di fatto – ha spiegato l’onorevole Toia – c’è una mancanza di informazione. Spesso i dibattiti sono fatti di slogan. Ma per fare le cose non basta urlare contro l’Europa. Non bisogna accontentarsi di frasi fatte». Soprattutto in questa fase, caratterizzata anche da ipotesi di fuga dall’Unione Europea. Che, storicamente, nacque per accomunare nazioni che, in meno di mezzo secolo, avevano cercato di distruggersi affrontandosi in due Guerre Mondiali.

«L’Europa unita, pur nelle diversità – ha precisato l’europarlamentare – è l’unica dimensione possibile. Certo, va completata la parte sociale. Ma io non vedo un altro disegno. Vedo solo il tentativo di indebolire l’Europa. Un’Italia da sola non avrebbe senso». L’esponente del Pd ha anche ribadito l’importanza del voto. «Il fatto che tra gli astensionisti – ha aggiunto – ci sia un gran numero di donne mi turba molto. Chi non vota si chiama fuori, lascia che siano gli altri a decidere per lui. Le donne devono orgogliosamente andare a votare. Perché questo è un segno di forza della democrazia. Se non si fa questo, la democrazia si spegne».