Sindacato e Industria 4.0 entrano a scuola

Come cambierà il lavoro nei prossimi anni? Quali sono le opportunità offerte da Industria 4.0? Ne hanno parlato I rappresentanti Andrea Donegà, segretario generale della Fim Cisl Lombardia ed Enrico Vacca, segretario generale della Fim Cisl Monza Brianza Lecco, in un incontro con gli studenti di una classe dell’Istituto Mapelli di Monza che si è tenuto ieri, 11 marzo, all’interno del proprio progetto regionale di alternanza scuola lavoro.

«La Fim ha sempre avuto una grande attenzione per i ragazzi e da anni li incontra sui banchi delle scuole – sottolineano Andrea Donegà ed Enrico Vacca -. Questo progetto vuole fare il salto di qualità per accompagnare i giovani nell’evoluzione in atto nel mondo del lavoro soprattutto per quel che riguarda Industria 4.0, tema che la Fim sta studiando da anni e che, ora, è impegnata a tradurre nella contrattazione aziendale per costruire, dai cambiamenti, opportunità per tutti. Il futuro non deve spaventare ma deve essere lo stimolo per far emergere e valorizzare la creatività e la capacità di progettazione della persona, una sfida che deve vedere il protagonismo dei giovani. Siamo convinti che il prossimo passo debba essere quello di giocare un ruolo decisivo nell’orientamento scolastico dei ragazzi, snodo fondamentale per tutelare la loro occupabilità».

La Fim, dopo l’incontro in aula, nelle prossime settimane, accompagnerà gli studenti a visitare un’azienda metalmeccanica della provincia che sta già mettendo in atto processi di innovazione tecnologica e organizzativa. «Siamo fortemente convinti – proseguono Donegà e Vacca – che scuole e imprese debbano essere sempre più collegate e interconnesse per sconfiggere la disoccupazione giovanile e poter rispondere al bisogno di competenze che le aziende richiedono. Per noi l’alternanza scuola lavoro è una via da potenziare e non da allentare, come ha fatto invece questo governo dimostrando miopia, perché è uno strumento in grado di far incontrare la domanda di professionalità e competenze delle imprese con l’offerta formativa delle scuole. Solo connettendo questi due mondi potremo risolvere il disallineamento tra le professionalità richieste e quelle preparate dal mondo formativo, fattore che rende difficile l’accesso al lavoro per i giovani e blocca il bisogno di innovazione che Industria 4.0 richiede al Paese. Noi non temiamo lo sviluppo delle tecnologie e per questo siamo impegnati a studiarle e comprenderle per poter governare i cambiamenti e ridare protagonismo e centralità ai lavoratori come, appunto, abbiamo fatto con l’ultimo e innovativo Contratto dei metalmeccanici che prepara il terreno a queste sfide. La Fim, insieme alla Cisl, si candida, coi fatti, a essere il sindacato che vuole accompagnare le persone in un futuro che dia opportunità a tutti e in una società pienamente inclusiva».